Nuova Nissan Leaf
L'elettrica proiettata nel futuro
L'auto elettrica più venduta di sempre (283 mila esemplari dal lancio nel 2010), la Nissan Leaf, cambia: messa da parte quell'originalità formale della precedente generazione, oggi questa Nissan parla lo stesso linguaggio stilistico delle altre vetture in gamma e, anzi, accentua casomai la sua riconoscibilità, perché è maggiormente coerente con gli stilemi più recenti del marchio giapponese. Insomma, ora è una berlina a cinque porte con una sua precisa identità, tutt'altro che priva di spunti interessanti. La macchina si ispira alla IDS concept, che ha debuttato al Salone di Tokyo nel 2015, e arriverà nelle concessionarie italiane all'inizio del 2018. Quando arriveranno anche i prezzi per l'Italia: per ora si sa soltanto che in Giappone la nuova Leaf costerà come quella vecchia, nonostante i contenuti arricchiti.
Batteria. Veniamo al sodo: la nuova Nissan Leaf si affida a un pacco batteria da 40 kWh, che, secondo le prime dichiarazioni della Casa, sarebbe in grado di assicurare un'autonomia di 378 chilometri teorici, calcolati con il metodo Nedc. Il nuovo propulsore elettrico offre una potenza di 150 CV e un valore di coppia massima di 320 Nm, capaci di spingere la nuova Leaf a 144 km/h di velocità massima. Nel frattempo, la Nissan ha già annunciato l'introduzione una variante con un motore più potente e con una maggiore capacità della batteria a partire dalla fine del 2018. Ovviamente, e come poteva essere diversamente, a un prezzo più sostenuto.
Assistenza alla guida. La Leaf del 2018 avrà un più profondo tasso di tecnologia, a cominciare dal cosiddetto ProPilot, in pratica un sistema di assistenza alla guida in autostrada più evoluto. Il ProPilot Park, invece, controlla lo sterzo, l'acceleratore e i freni per effettuare automaticamente il parcheggio: l'unica operazione richiesta al guidatore è quella di tenere premuto un pulsante.
Monopedale, eventualmente. Debutta sulla rinnovata Leaf, infine, l'e-Pedal, cioè un sistema che cambia il paradigma della modalità di guida, perché permetterebbe al guidatore - il condizionale è d'obbligo perché non l'abbiamo ancora provato - di partire, accelerare, decelerare e fermarsi, semplicemente aumentando o diminuendo la pressione sul pedale dell’acceleratore: quando viene completamente rilasciato, il sistema di recupero dell'energia cinetica e i freni tradizionali intervengono automaticamente, fermando l’auto. Il sistema messo a punto dalla Nissan funziona anche da hill holder, mantenendo ferma la vettura in discesa e in salite ripide, fino a che l’acceleratore non viene premuto nuovamente. Però tranquilli: il buon, caro, vecchio pedale del freno è sempre lì al suo posto, just in case.
Entra in rete. La nuova Leaf, infine, è pronta ad abbracciare un'integrazione bidirezionale con la rete elettrica: grazie alla tecnologia V2G (vehicle-to-grid) si potrà scambiare energia tra i veicoli elettrici, la casa o l’ufficio e la rete, appunto, e immagazzinarla nelle ore in cui costa meno, analizzando come e quando viene utilizzata.