Cerca

Tecnologia

Guida autonoma
L’opinione dei nostri utenti

1 / 3

Guida autonoma - L’opinione dei nostri utenti

2 / 3

Guida autonoma - L’opinione dei nostri utenti

3 / 3

Guida autonoma - L’opinione dei nostri utenti

Quello dell’auto è un mondo in piena trasformazione. Un cambiamento che promette più sicurezza, meno traffico e consumi ridotti. Parliamo di sistemi Adas (acronimo di Advanced driver assistance systems), di guida semi-autonoma e, in prospettiva, completamente autonoma. Un futuro sempre più vicino, anche se non immediato. Accanto alla necessaria sperimentazione (per altro in fase già avanzata) servono, infatti, infrastrutture dedicate e normative specifiche. Ma più di tutto è indispensabile un nuovo approccio da parte degli automobilisti. 

In collaborazione con Intel. E qui si apre un mondo fatto di mille scenari possibili. Quanti sono davvero pronti a cedere il volante a sensori, telecamere e intelligenze artificiali? Il grande pubblico conosce le potenzialità di queste tecnologie e le ritiene utili? E più in generale, prevale la curiosità o la diffidenza e il desiderio di mantenere il controllo totale sul veicolo? Per cercare di rispondere a questi interrogativi abbiamo realizzato un questionario in collaborazione con Intel, produttore di chip impegnato anche in tecnologie dedicate al settore automotive. Sono stati oltre cinquemila i partecipanti che hanno risposto ai 12 quesiti del sondaggio. E i risultati, per certi versi sorprendenti, forniscono lo spunto per più di una riflessione. Analizziamoli insieme.

Sicurezza in primo piano. Il primo dato di assoluto rilievo è che la stragrande maggioranza (82,4% del campione) ritiene che la guida autonoma possa aumentare la sicurezza stradale. Fra i sistemi di assistenza ritenuti più utili, poi, spicca in maniera preponderante la frenata automatica d’emergenza (86,4%), seguita nell’ordine da monitoraggio dell’angolo cieco (63,9%), cruise control adattivo (46,8%) e avviso di cambio corsia (44,5%). Alla voce “Altro” in molti hanno posto l’accento sulla necessità di sistemi che inibiscano l’uso dello smartphone senza vivavoce e su dispositivi di rilevamento della stanchezza del guidatore e di guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di stupefacenti.

Guida piacevole. Le tecnologie che, secondo i nostri utenti, più aiutano a rendere la guida piacevole sono quelle dedicate alla sicurezza attiva (38,3%), i sensori di parcheggio (31,5%) e i sistemi di infotainment e connettività (14,4%). 

Occhio ai pedoni. I dispositivi che invece si vorrebbe diventassero standard nelle auto prossime venture sono: riconoscimento dei pedoni (61,3%), monitoraggio dell’attenzione (53,3%), fari intelligenti (47,7%), assistenza allo sterzo per il mantenimento della corsia, gestione autonoma di accelerazione, frenata e direzione (34,8%) e indicazione dei parcheggi liberi in città (25,2%). 

Diffidenti, ma propensi. Ancora è presto per fidarsi ciecamente dell’intelligenza artificiale. E infatti il 64,4% dei partecipanti non comprerebbe un’auto totalmente autonoma; solo il 35,6% si dichiara disponibile a fare questo passo. Il 57,5% teme che possa ridurre il piacere di guida, mentre il 56,2% preferisce mantenere il controllo del veicolo. 

Pronti all'auto altamente automatizzata. Quella che a prima vista potrebbe apparire come una chiusura va interpretata accanto al dato che segue. Se per la guida autonoma è troppo presto (solo il 7,9% si dichiara pronto), il 29,5% degli utenti sarebbe invece propenso ad acquistare un’auto altamente automatizzata (livello 4 in una scala da 0 a 5) e il 22,5% opterebbe per una vettura con sistemi di guida assistita (livello 1). Un ultimo accenno ai tempi: secondo il grosso del nostro campione, queste vetture non saranno disponibili e diffuse su larga scala prima di 10-15 anni, mentre per alcuni ce ne vorranno almeno venti.

Redazione online