Guida autonoma
Toyota, obiettivo zero incidenti - VIDEO
"Ci siamo anche noi": questo, di fatto, è il messaggio lanciato dalla Toyota in un seminario che si è tenuto nel centro tecnico europeo di Zaventem, vicino a Bruxelles, per descrivere la strategia della Casa giapponese per la guida autonoma.
Possibilità di scegliere. I tecnici hanno delineato i contorni entro cui si muovono e i loro obbiettivi, che sono sostanzialmente tre: azzerare gli incidenti (che oggi ogni anno nel mondo causano 1,3 milioni di vittime e una moltitudine di feriti), garantire la mobilità anche agli anziani o a chi non è in grado di guidare e rendere i trasporti più efficienti. L’approccio della Toyota prevede sempre la possibilità per il conducente di scegliere se delegare la guida alla vettura o provvedere da sé, potendo contare però sull’assistenza dei sistemi di sicurezza per evitare incidenti anche se si è stanchi o distratti. La Casa definisce queste due modalità Chauffeur (autista) e Guardian (guardiano): insomma, anche in futuro non ci saranno Toyota senza volante.
Tecnologie e ricerca. Per lo sviluppo delle tecnologie necessarie alla guida autonoma, la Casa giapponese lavora su diversi fronti con varie divisioni in Giappone, Stati Uniti ed Europa: in quest’ultima, per esempio, è concentrata la ricerca sulla gestione delle immagini riprese dalla telecamera, che si avvale di collaborazioni con numerose università. Negli Usa, invece, il Toyota Research Institute, un reparto con 200 addetti creato nel 2016, si occupa dell’argomento a 360 gradi. Per mettere a punto i sensori e i software necessari al funzionamento del sistema di guida autonoma servirebbe una sperimentazione lunghissima, con migliaia di miliardi di chilometri percorsi in modo da intercettare ogni possibile situazione; ciò è di fatto irrealizzabile e per questo viene impiegato un simulatore alimentato dai dati raccolti da vetture guidate per milioni di chilometri in condizioni normali e da altre automobili condotte da collaudatori professionisti e dotate di mappe di navigazione ad alta risoluzione.
Le prime autonome nel 2020. La Toyota conta di mettere sul mercato i primi sistemi di guida automatizzata in autostrada nel 2020 e quelli su statale poco dopo; nel frattempo offre di serie su tutta la gamma varie funzioni di assistenza alla guida, che secondo il livello della vettura contemplano la frenata automatica di emergenza, l’avviso di abbandono della corsia, il riconoscimento dei segnali stradali e altro, fino al sistema che blocca l’auto in manovra se viene rilevato un ostacolo.
"Scarta" i pedoni. Inoltre, sulla nuova Lexus LS debutta un’evoluzione del sistema di frenata con riconoscimento dei pedoni: anche a velocità che renderebbero inevitabile l’impatto il dispositivo lo evita e schiva la persona sterzando nell’ultima fase della manovra (restando però all’interno della corsia di marcia).