Seat Leon
Come cambia la nuova generazione
Tre generazioni di successo in 20 anni sono il biglietto da visita di un modello ormai maturo come la Seat Leon, pronta ad arrivare sul mercato nella sua quarta serie. Le sinergie all'interno del gruppo Volkswagen hanno permesso di sfruttare molte delle soluzioni appena introdotte dall'ottava serie della Golf, inclusi i powertrain ibridi, ma la quarta Leon trova nel design il suo elemento distintivo. Si tratta di uno stile coerente con la più recente immagine del marchio spagnolo, ma allo stesso tempo innovativo grazie a dettagli che probabilmente ritroveremo poi sui modelli del futuro.
Dietro. La coda è uno dei punti più originali della nuova Leon e quello dove probabilmente le differenze si fanno più nette. Troviamo infatti un elemento a Led inedito che attraverso l'intero portellone, mentre la forma dei gruppi ottici richiama quella dei corrispettivi anteriori: nulla a che vedere con la forma triangolare precedente. Anche gli scarichi seguono un trend piuttosto diffuso, diventando su alcune versioni veri e propri elementi di stile integrati nel paraurti. Una citazione in particolare anche per il logo del modello, che assume una connotazione unica nel suo genere con il carattere corsivo al centro del portellone.
Davanti. Il frontale è solo apparentemente simile alla versione uscente e si richiama in realtà in maniera diretta alla Suv Tarraco. Le luci led diurne, infatti, mantengono una forma geometrica che chiude verso il centro, ma assumono un taglio più aggressivo. La mascherina diventa pentagonale e non è più a filo con il cofano motore, mentre le prese d'aria del paraurti sono state riviste e offrono un design specifico in base all'allestimento. Non è da sottovalutare inoltre l'integrazione dei sensori necessari per la gestione della guida assistita.
Dentro. Gli interni della Seat Leon sono stati semplificati con lo stesso approccio visto sulla Golf. Si sono ridotti in maniera significativa i comandi fisici e gli elementi della console centrale, inclusi quelli della climatizzazione, inoltre la scelta di un nuovo selettore by-wire per la trasmissione automatica ha cambiato completamente la fisionomia del tunnel. Lo bocchette d'aerazione sono state ridisegnate e spostate in funzione della nuova posizione rialzata dell'infotainment, che oltre a vantare lo schermo da 8,25" è ora capace di dialogare con il display da 10,25" che sostituisce la strumentazione tradizionale. Anche se è stato totalmente rivisto, è il volante l'unico elemento che richiama al design del modello uscente.
Di lato. Il confronto diretto tra le due generazione della Leon trova nella fiancata la parte dove è maggiore la sensazione di continuità. Se infatti frontale e coda hanno cambiato fisionomia, sono i tagli della linea di cintura e della portiera posteriore a rimanere fedeli alla tradizione. La Leon 2020 mette in maggior risalto i passaruota ed è più marcata la venatura che attraversa le portiere, inoltre il frontale risulta proteso in avanti a causa delle normative aggiornate per i crash test. È curioso notare anche come il portellone e i gruppi ottici della nuova serie siano disegnati con una sporgenza che ricorda un elemento aerodinamico. Non va dimenticato infine che la Leon è cresciuta in maniera significativa con 86 mm in più di lunghezza (4,37 metri per cinque porte) grazie anche ai 50 mm extra del passo, pur risultando più bassa (-3 mm) e più stretta (-17 mm) della precedente. La Wagon arriva a 4,64 metri (+ 92 mm).