Takata-gate
Ford e Honda estendono i richiami
Il Takata-gate continua, con ulteriori richiami per gli airbag difettosi costruiti dall'azienda giapponese: gli ultimi annunci, negli Stati Uniti, riguardano la Honda e la Ford, intervenute per allargare l'elenco delle vetture che dovranno tornare in officina.
Lettere in arrivo. Come riporta la Reuters, la Ford ha comunicato che dovranno essere richiamate altre 816 mila auto, portando il totale dei mezzi interessati a 3 milioni di unità (in tutto il mondo, ma soprattutto negli Usa e in Canada). Per quanto riguarda la Honda, il principale cliente della Takata, gli interventi riguarderanno altre 772 mila vetture (comprese delle Acura): a livello globale, il costruttore giapponese ha già richiamato 51 milioni di unità (11,4 negli Usa).
I rischi. In determinate condizioni (soprattutto nelle zone umide), la rottura degli airbag Takata è potenzialmente letale per via dei frammenti metallici scagliati verso il conducente e il passeggero. Negli Usa, dove gli airbag sono stati collegati a 11 morti accertate, l'azienda giapponese deve affrontare un'indagine del Dipartimento di Giustizia che potrebbe avere conseguenze pesantissime sul fronte dei conti: le ultime indiscrezioni, infatti, parlano di multe fino a un miliardo di dollari. In tutto il mondo, i cuscini difettosi sono circa 100 milioni, presenti sulle vetture di numerosi costruttori (anche supercar, come Ferrari e McLaren): il bilancio complessivo è di 16 decessi e 150 feriti. Nei prossimi tre anni, i dispositivi da sostituire saranno circa 70 milioni.
Redazione online