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La Continental sensibilizza sulle procedure di prova

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I nostri lettori e i navigatori di questo sito sanno che di solito non diamo spazio alle presentazioni di nuovi modelli di pneumatico, preferendo mettere alla prova le gomme nella nostra pista con test comparativi, come quello tra le invernali pubblicato nel numero di novembre 2019. Ciò vale anche per il TS870, il nuovo pneumatico winter Continental destinato alle vetture compatte e medie, che è stato lanciato con un evento tenutosi nelle distese innevate di Levi, nella Lapponia finlandese. E quindi non ci soffermeremo sulle sue caratteristiche tecniche, come la rinnovata mescola del battistrada e le sofisticate lamelle che ottimizzano la presa sulla neve e l’evacuazione dell’acqua sul bagnato.

Valutazione delle prestazioni anche da usurate. Però, trattando del comportamento sui fondi a bassa aderenza la Casa tedesca si è soffermata sulla norma europea, attualmente in fase di sviluppo, che prevede di classificare le prestazioni dei pneumatici non solo da nuovi, ma anche quando il battistrada è usurato. Un’iniziativa lodevole, perché il comportamento delle coperture sul bagnato (e sulla neve) può variare più o meno considerevolmente in funzione dell’usura secondo le caratteristiche di progetto.

Tecniche di collaudo ancora da definire. Resta tuttavia da definire la metodologia del test e la cosa non è banale. Se le tecniche sono consolidate per le prove sulle gomme nuove, per quelle usurate sono tuttora in discussione, perché le prestazioni in frenata dello stesso pneumatico possono risultare assai diverse secondo il modo in cui si porta il battistrada allo spessore previsto. È infatti impensabile usurare le coperture utilizzandole normalmente: servirebbero molte decine di migliaia di chilometri, con costi e tempi insostenibili. Un sistema assai più veloce e pratico consiste nel raspare il battistrada con una macchina utensile, per ottenere rapidamente la profondità degli incavi e la curvatura del profilo della scolpitura desiderate.

Tipologie d'usura a confronto. In tal modo, però, la superficie del tassello acquista una rugosità che non si ottiene con l’impiego normale. E ciò porta a una maggiore aderenza sia sul bagnato sia sulla neve. La Continental ha dato la possibilità di verificarlo facendo provare ai giornalisti convenuti a Levi delle Audi A3 35 TFSi equipaggiate con i TS870 di misura 225/45R17 nuovi e usurati a 4 e 2 mm. Quest’ultimi erano disponibili sia nella versione solo raspata sia in quella portata con tale sistema rispettivamente a 4,5 e 2,5 mm e poi usurata al limite previsto percorrendo 6.000 km su strada. In tal modo la superficie del battistrada acquista la normale rugosità, inferiore a quella delle coperture solo raspate.

La raspatura da sola non dice tutta la verità. Bene, il decadimento di prestazioni delle TS870 raspate e poi usurate su strada è stato assai più marcato di quello delle gomme solo raspate: nella frenata sulla neve è stato in media del 6% a 4 mm e del 20% con soli 2 mm di battistrada, contro un risultato identico al nuovo con il pneumatico usurato artificialmente a 4 mm e del 5% con spessore residuo di 2 mm. Nel test di spunto da fermo fino a 40 km/h il divario tra gomme solo raspate e anche usurate su strada è ancora più marcato: a 4 mm di spessore il calo è rispettivamente del 4 e del 15%, mentre a 2 mm si sale a 14 e ben 37%. E anche se non c’è stata la possibilità di valutare l’entità di tali differenze sul bagnato, è auspicabile che la metodologia di prova che sarà scelta dalle autorità europee sia un valido compromesso tra la praticità di esecuzione e la rappresentatività delle reali condizioni di usura dei pneumatici.