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Tecnologia

Volkswagen
Come cambierà l’illuminazione delle auto

Roberto Boni
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Volkswagen - Come cambierà l’illuminazione delle auto

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Scordatevi i cari, vecchi, semplici fari anabbaglianti/abbaglianti, tuttora la norma sulla gran parte delle auto. Il futuro dell’illuminazione è l’intelligenza, in tutte le funzioni. Lo si vede ormai da tempo su vari modelli top di gamma e lo ha ribadito la Volkswagen in un incontro con la stampa svoltosi a Wolfsburg, nel reparto di ricerca e sviluppo di proiettori e fanali.

Led a matrice allo stato dell’arte. I tecnici della Casa hanno mostrato l’offerta attuale e pure le evoluzioni del domani e del dopodomani, iniziando dai proiettori a matrice di Led (opzionali) della Touareg, prima applicazione di questa tecnologia su una Volkswagen. Ciascun gruppo ottico è dotato di 48 sorgenti luminose per il fascio anabbagliante e di 27 per quello di profondità, a cui s’aggiungono quelle per le altre funzioni quali la luce diurna e l’indicatore di direzione: sono in totale 128 Led, in grado di illuminare la strada in modo flessibile. Le 13 tipologie di fascio luminoso (città, autostrada, fuoristrada eccetera) vengono selezionate automaticamente quando il conducente attiva l’illuminazione di profondità, in base alle immagini rilevate dalla telecamera frontale, alla velocità, alla posizione dedotta dal navigatore satellitare e dall’angolo di rotazione del volante. E, come di consueto coi proiettori a matrice di Led, gli “abbaglianti” non abbagliano perché la luce viene modulata in modo da ottenere la massima illuminazione senza disturbare né chi precede né chi proviene in senso contrario, creando zone buie attorno a essi.

Fari ad alta definizione. Fin qui nulla di nuovo, ma a Wolfsburg, come anche presso i centri di ricerca di altre Case (che lavorano assieme ai principali fornitori di fari), si stanno sviluppando i proiettori a Led ad alta definizione. Miniaturizzando la fonte luminosa e moltiplicandone il numero si arriva a concentrare 3.072 pixel, che si possono accendere e spegnere individualmente, in un quadrato di 16 mm2, ma in futuro saranno molti di più. Così la modulazione del fascio di luce sarà molto più accurata e si avrà la possibilità di proiettare sul terreno di fronte alla vettura linee guida per aiutare il conducente a percorrere corsie strette e, una volta arrivati a destinazione, illuminare la parete del garage con il logo VW a mo’ di saluto. E al posto dei costosi fari spot laser, già  disponibili su alcune vetture top di gamma di altri costruttori, alla Volkswagen si studiano più convenienti proiettori a Led ad alte prestazioni.

Parlare con la luce. Quella di far comunicare la vettura con la luce è una idea fissa dei tecnici e dei designer di Wolfsburg. Infatti, i ricercatori dello sviluppo avanzato stanno lavorando su una Tiguan alla quale hanno applicato schermi Lcd e bande luminose sul frontale, sul fianco e sul retro, per valutare le reazioni dei pedoni e degli altri automobilisti alla proiezione di simboli informativi. Un esempio è l’invito ad attraversare la strada visualizzando un uomo stilizzato che cammina, accompagnato da una banda luminosa che attraversa il frontale. La sperimentazione è volta a decidere quale sistema sarà adottato in futuro sulle vetture a guida autonoma, in cui manca il contatto visivo fra conducente e pedone che fa sì che quest’ultimo sia certo di essere stato visto. Il “light demonstrator” è invece un modello della futura famiglia elettrica I.D. in cui sono adottate tutte le idee di comunicazione via luce dei designer della Volkswagen. Tra queste, la segnalazione dello stato della batteria nel corso della ricarica con il lampeggio di bande azzurre sulle fiancate, l'evidenziare a chi segue l’intensità con cui la vettura frena attraverso filamenti luminosi sul lunotto e addirittura il benvenuto tramite l’accensione dello stemma VW sul frontale quando ci si avvicina all’auto e il saluto quando la si abbandona. Per non parlare dei fanali posteriori a matrice di Led che potranno veicolare diversi messaggi attraverso simboli e brevi frasi. In questo modo, le parti del veicolo che s’illuminano si moltiplicano, così come i colori utilizzati: ai soliti rosso, arancio e bianco s’aggiungono il verde e l’azzurro.

Un passato… buio. Ma queste sono solo idee per gli anni a venire (che andranno poi approvate dagli enti di omologazione), mentre la prova notturna sulle strade di campagna di una Touareg dotata dei proiettori opzionali IQ.Light Led matrix ci consente di apprezzare l’elevato livello di confort e di sicurezza già offerto da fari di questo calibro. A maggior ragione confrontandoli con quelli del Maggiolino “due vetrini” del 1953 che ci riporta in albergo dopo il test: sembra che al posto delle lampadine a 6 Volt ci siano candele, tanto è fioca e giallognola la luce proiettata sulla strada.