Metano
Pulito e conveniente, ma dal dubbio destino
Il metano è un gas naturale, che non deriva (come il Gpl) dalla lavorazione del petrolio ed è disponibile in gran quantità. Composto da un solo atomo di carbonio e da quattro di idrogeno, è intrinsecamente pulito, per la ridotta nocività delle sue emissioni, in termini di CO2 e, soprattutto, di NOX (gli ossidi di azoto). Tuttavia, per essere stivato in quantità sufficiente a bordo dei veicoli, dev’essere compresso a circa 200 bar: questo impone l’impiego di serbatoi molto robusti e pesanti, realizzati con acciaio dallo spessore elevato. Per non incidere eccessivamente sulla massa dell’auto, sono stati adottati più di recente serbatoi di materiali compositi, molto più leggeri, ma anche più costosi. L’alimentazione a metano comporta un sensibile calo di potenza, ma non nei motori turbo, che consentono di aumentare la pressione di sovralimentazione. Per essere classificate monofuel, le auto a metano devono avere un serbatoio della benzina molto piccolo, al massimo di 15 litri: in tal caso, però, godono di benefici fiscali. Le bombole del metano sono soggette a verifiche periodiche diverse in base alla loro tipologia e omologazione: gli intervalli variano da due (CNG4) a quattro e cinque anni.