Auto elettriche
Anche la trazione integrale non è più la stessa
Con l'elettrico, la trazione integrale sta tornando a popolare i listini. Ma è davvero uguale in tutto e per tutto al buon vecchio 4x4 meccanico? Risposta breve: no. Risposta un po’ più articolata: come per ogni soluzione tecnica, ci sono pro e contro che è bene conoscere e tenere in considerazione.
Uno dei vantaggi del motore elettrico rispetto alla controparte termica è data dalle dimensioni ridotte, che permettono agli ingegneri di avere più libertà progettuale. Così, oltre alle elettriche con un motore all’anteriore e uno al posteriore, esistono soluzioni con addirittura due motori sullo stesso asse (uno per ogni ruota) o prowertrain ibridi in cui termico ed elettrico si dividono i compiti, per portare la trazione a ogni angolo della vettura. Pensiamo per esempio alla recente Lamborghini Revuelto, su cui il termico (elettrificato) muove l’asse posteriore, mentre due motori elettrici gestiscono l’anteriore. O, se vogliamo rimanere con i piedi per terra, c’è per esempio l’Alfa Romeo Tonale, che in versione plug-in diventa Q4 grazie all’unità elettrica montata al posteriore. O ancora, alla piccola Toyota Yaris Cross Hybrid che, grazie a un piccolo propulsore da 5,3 CV (ma ben 52 Nm) impiegato al retrotreno, può vantare la sigla AWD-i.
Poter portare trazione a ogni ruota senza dover utilizzare un albero di trasmissione e un differenziale centrale è un vantaggio non da poco, anche dal punto di vista di masse, attriti e ingombri. Per di più avere propulsori indipendenti consente di regolare con più precisione e reattività la ripartizione della coppia. Vantaggio questo che si fa ancora più interessante quando si arriva ad avere un motore per ogni singola ruota, potendo dare, in ogni istante, più coppia a quella che ha più grip. Se nel classico 4x4 tutte le ruote vengono azionate (con la dovuta ripartizione) dallo stesso motore e dunque lavorano all’unisono, in una trazione integrale ibrida il funzionamento dell’assale elettrico può essere influenzato da fattori come velocità e stato di carica della batteria. Non è quindi detto che termico ed elettrico possano sempre lavorare in sinergia. Nelle elettriche dual motor, invece, è frequente una diversa taratura fra i due propulsori: i motori elettrici non sono pensati per lavorare costantemente abbinati, ma per essere ognuno il più efficiente in un determinato range di velocità e carico. Così, l’effettivo funzionamento di ogni sistema diventa strettamente dipendente dallo scopo per cui è stato pensato e soprattutto dalle logiche dettate dall’elettronica.