La nuova Suv dell'Alfa Romeo, la Tonale, è un modello cruciale per il marchio. Perché lo porta in un nuovo segmento, al di sotto della Stelvio, ma pure perché introduce nuove tecnologie, anche a livello propulsivo. Infatti è la prima auto del marchio di Arese con motori ibridi: in gamma, oltre al diesel, ci sono già due full hybrid da 130 e 160 CV, ma presto l'offerta si amplierà con una nuova versione ad alte prestazioni, la Tonale e-Q4 plug-in. Quanto allo stile, la Tonale attinge a piene mani dal Dna del marchio e da alcuni dei modelli più significativi della sua storia. Ha una certa presenza scenica e una personalità ben distinta. Il tutto senza utilizzare un tono di voce gridato; il suo standing si manifesta attraverso linee misurate e ben piazzate. Simile nelle sembianze alla riuscitissima concept car presentata nel 2019, la Tonale è meno muscolosa di una Stelvio, le cui proporzioni sono ben diverse, ma l’impressione è quella di avere davanti una Suv slanciata, bassa e filante, ben più di quanto suggerirebbero le reali dimensioni che sono le più classiche del segmento d’appartenenza: 4,53 metri di lunghezza, 1,84 di larghezza e 1,6 di altezza. Al posto guida, dentro al classico cruscotto-cannocchiale Alfa, scintilla un quadro strumenti digitale da 12,3”, completamente riconfigurabile: fra le schermate, gli iconici strumenti circolari del Biscione, con le ultime cifre del tachimetro e del contagiri girate e il contachilometri a rullo, come sulle macchine di una volta. Al centro della plancia della Tonale c’è uno schermo touch da 10,3” che gira (bene) grazie al sistema operativo Android; oltre alle classiche connettività per smartphone, prevede gli aggiornamenti over the air e, soprattutto, l’assistente vocale di Amazon, Alexa. Che risponde generalmente in modo veloce e preciso alle richieste più varie: si possono aggiungere prodotti alla lista della spesa così come cercare di punti d’interesse, passando per la regolazione delle luci o della temperatura di casa, grazie alla domotica. Il tutto, per fortuna, senza pensionare definitivamente i tasti fisici: oltre a quelli sul volante, non mancano i nemmeno i pulsanti per gestire il clima bizona, sotto alle bocchette centrali. Abitacolo comodo per quattro, mentre il bagagliaio non è enorme (363 i litri misurati dal Centro prove). E il livello qualitativo non è affatto male.
Come va. Abbiamo provato la Tonale con la versione più potente dell’1.5 (full) Hybrid: al motore a benzina a ciclo Miller dotato di turbo a geometria variabile (primizia e prerogativa dell’Alfa Romeo, all’interno del gruppo) è stato affiancato un elettrico da 15 kW, per 160 cavalli a 5.750 giri e 240 Nm a 1.500 giri. Partendo con la manopola del Dna in Normal, alle bassissime velocità e per brevi tratti, si riesce a viaggiare in elettrico, ma è sufficiente premere un filo di più l’acceleratore per sentire il quattro cilindri prendere vita (in modo abbastanza silenzioso). Il cambio a doppia frizione a sette rapporti non fatica, nella guida cittadina, e snocciola le marce con discreta gentilezza. Tra gli optional, si possono scegliere gli ammortizzatori a regolazione elettronica, oppure i Koni con tecnologia Fsd, a smorzamento selettivo. Per una taratura sostenuta, questo è innegabile, ma mai davvero fastidiosa, nemmeno in corrispondenza di dossi o tombini. Tutto ciò, al netto di una misura generosa dei pneumatici, che possono arrivare alla misura 235/40 R20. Il telaio si dimostra all’altezza, tra le curve. Con la manopolina del Dna in Dynamic, il powertrain tende muscoli e nervi. L’impressione è che, dal punto di vista dell’handling, si sia lavorato nella direzione giusta, se si considera che la base di partenza era la piattaforma della Jeep Compass. La C-Suv italiana si butta in curva con poco angolo volante – lo sterzo è diretto e preciso, pur se un po’ leggero – rolla poco e segue con notevole tenacia la traiettoria impostata. L’avantreno e il retrotreno si parlano nei modi e nei tempi giusti, e questa è una delle cose più importanti per un’Alfa. Non come la dotazione di sicurezza, perché la Tonale può raggiungere, a richiesta, la guida assistita di livello 2, grazie all’accoppiata regolatore di velocità attivo e mantenimento di traiettoria.
Pregi: handling da Alfa
Difetti: bagagliaio modesto