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Audi Bruxelles
La fabbrica "carbon neutral" dove nasce la Q8 e-tron

Giulietta Cozzi
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Sostenibilità è in primo luogo il riutilizzo di ciò che già esiste; allungare la vita degli oggetti aggiornandone la funzione e migliorandone l’impatto sull’ambiente è alla base della filosofia ecologica moderna. Un principio che la fabbrica Audi di Bruxelles, "casa" della Q8 e-tron berlina e Sportback.

Lo stabilimento nasce nel 1949 dal volere di Pierre D'Ieteren, imprenditore visionario facente parte di una delle famiglie più facoltose del Belgio: inizia la sua attività in modo indipendente e solo successivamente, nel 1970, viene acquisito dal gruppo Volkswagen che già vi produceva alcuni modelli iconici, in primis il Maggiolino. Oggi è la linea produttiva d’automobili più piccola del gruppo di Ingolstadt (è interamente dedicata alla produzione della Suv elettrica) e la prima ad aver azzerato l’impronta carbonica. Come? Rendere "CO2 neutral" uno stabilimento industriale, per quanto non di grandi dimensioni, ha richiesto ad Audi numerosi interventi mirati, che vanno dal riuso degli imballaggi gestiti da un centro logistico situato nel quartier generale di Ingolstadt all’installazione di pannelli fotovoltaici posti sul tetto della fabbrica (parliamo di una superficie pari a 16 campi da calcio).

Un altro primato di Audi Bruxelles è l'area interamente dedicata agli accumulatori, chiamata Battery Shop. È qui che vengono assemblati gli accumulatori delle Q8 e-tron e SQ8 e-tron, secondo un processo produttivo a strati che parte dal posizionamento, sul fondo, dell’impianto di raffreddamento. Per il resto, l’attività produttiva di Audi Bruxelles è quella di un impianto di assemblaggio d’ultima generazione: il lavoro sulle linee di montaggio è affidato quasi esclusivamente ai robot, mentre gli operatori in carne e ossa si dedicano ad alcune specifiche manovre d’assemblaggio (soprattutto quelle relative agli interni) e al controllo qualità. In questo modo il personale viene impiegato in mansioni di più alto livello, meno gravose dal punto di vista fisico e al riparo da sostanze chimiche invasive, come le microparticelle che inevitabilmente si trovano nell’atmosfera del reparto verniciatura. Interessante è anche la logisitca: Audi Bruxelles si trova in una posizione strategica, a pochi chilometri dal centro città ma allo stesso tempo a ridosso della ferrovia; in questo modo, la fabbrica può essere servita sia via rotaia (con i convogli che possono entrare direttamente nella fabbrica), sia via gomma.