L'Audi e-tron, prima Suv elettrica della Casa tedesca introdotta nel 2018 e prodotta in 150 mila unità, ha di recente cambiato nome, in occasione del restyling. Di fatto, si è inserita nella nomenclatura tradizionale del marchio, assumendo la nuova denominazione Q8 e-tron e introducendo una serie di novità sia dal punto di vista stilistico sia tecnico. Il nuovo modello cambia fuori ma, soprattutto, sottopelle. Ed è molto più efficiente. Crescono l'autonomia e il piacere di guida. Più che un restyling, è il caso di dire “rebadging”, in gergo tecnico cambio di nome. Di nuovo, rispetto alla e-tron che conosciamo, c’è un ritocco estetico, specie all’anteriore, una batteria dalla capacità maggiore nonché più efficiente, dei motori più potenti, un’aerodinamica migliorata e i comparti di sterzo, sospensioni ed elettronica del telaio evoluti. Lo sguardo si è fatto più aggressivo, la grande calandra single frame è sigillata, vuoti e pieni del frontale si alternano con maggiore intensità. La presenza scenica è più marcata. L’aerodinamica migliora sia per la Suv, che da 0,28 di Cx passa a 0,27, sia per la Sportback, che scende da 0,26 a 0,24. Ciò è frutto di un attento studio anche dove gli occhi non vedono, ovvero nel fondo, grazie a una generosa canalizzazione che genera e modera i flussi. La piattaforma Mlb, condivisa con molte Suv termiche del gruppo, non era nata puramente elettrica, ma ha rappresentato un ottimo lavoro di transizione da una base già avviata. La protagonista della nuova Q8 e-tron è la batteria, ora realizzata con un processo chiamato “stacking”, che comprime le celle senza inficiare il loro raffreddamento. È la nuova chimica a permetterlo: di fatto, consente di immagazzinare più energia a parità di volume. La versione d’ingresso 50 dispone di 89 kWh netti (95 nominali), mentre l’intermedia 55 e la top SQ8 possono contare sui 106 kWh netti e su 114 nominali. Tutto ciò si traduce in incremento di autonomia di un centinaio di km circa per ogni versione: nello specifico, la 50 è in grado di percorrere 491 km nella variante Suv e 524 km nel caso della Sportback, mentre la 55 può contare un range di 582 e 600 km rispettivamente. Le versioni 50 e 55 della Q8 e-tron hanno due motori (uno anteriore e uno posteriore), mentre la SQ8 ne ha tre (uno davanti e due dietro). I livelli di potenza, a salire, sono 340, 408 e 503 CV, rispettivamente per la 50, la 55 e la SQ8.
Come va. L’Audi Q8 e-tron è una signora auto elettrica, di gran classe. Passo, abitabilità e bagagliaio della Q8 e-tron non cambiano rispetto a prima e lo spazio a bordo non manca. In sostanza, è fatta per affrontare lunghi percorsi in souplesse, ma anche con un pizzico di sportività. Nell’abitacolo, si conferma una percezione di assoluta qualità. Non scontata, di questi tempi, perché anche il mondo premium i conti li fa. E spesso, dietro a una innegabile iniezione di modernità, c’è chi ne approfitta per risparmiare qui e là. Qui non è così. Rovescio della medaglia è un certo conservatorismo, nelle forme e nella sostanza, come il regolatore del cruise control adattivo, ancora a satellite e occultato dal volante. Oppure il volante stesso, dall'ergonomia eccellente, ma immutato da parecchi anni. L'unico guizzo di "futuro" sono gli specchi, sostituiti dalle telecamere: il loro utilizzo obbliga ancora a molta pratica, alla guida bisogna tenere conto del loro particolare funzionamento. Infine, i sistemi di assistenza alla guida: innumerevoli (40, se li si conta) e completissimi. In più c'è anche il parcheggio automatico attivabile da remoto. Tra le versioni disponibili, la potente SQ8 e-tron risulta la più piacevole da guidare: lo sterzo è reattivo e le sospensioni pneumatiche adattive contengono bene il rollio. Rispetto alla prima incarnazione, ora l’auto è più piantata a terra (con il contributo dei grandi pneumatici montati su cerchi da 22") e il peso, comunque importante (28 quintali in ordine di marcia) non si percepisce più di tanto. L'accelerazione, 4,5 secondi nello 0-100, è più progressiva che fulminante: d'altronde, di sprinteur elettriche è ormai pieno il mercato. La SQ8 rimane, comunque, un bisonte che scatta come un centometrista. La frenata rigenerativa, gestita tramite i paddle al volante, è più incisiva rispetto alla precedente versione.