Auto elettriche
Powerbank, una soluzione per le emergenze
Le nostre vite sono sempre più legate ai powerbank, dispositivi di ricarica di emergenza che negli ultimi anni hanno trovato ampia diffusione nella loro applicazione a smartphone e laptop. Del resto, la possibilità di rimanere improvvisamente con la batteria scarica genera un sano terrore in molte persone.
Powerbank e Bev. Proviamo adesso ad aggiungerci l'ansia da ricarica, e il mix diventa potenzialmente esplosivo. Ecco perché, da alcuni anni, sono comparsi sul mercato anche dei powerbank specifici per le Bev, veri e propri caricabatterie portatili in grado di risolvere una situazione di emergenza: in pratica, ricaricare quanto basta il veicolo per arrivare alla prima colonnina pubblica o alla propria wallbox casalinga, visto che questi dispositivi, in media, arrivano a offrire circa 30 km di autonomia in più, anche se su alcuni modelli si spingono fino al doppio.
Fino a 64 km in più. I powerbank per auto elettriche sono grandi più o meno come un trolley. Una delle tipologie che ha fatto più parlare di sé si chiama ZipCharge Go, è disponibile nei formati da 4 kWh e da 8 kWh e pesa poco più di 22 kg, ma purtroppo non è commercializzato in Italia. Dotato di ruote e facile da alloggiare nel bagagliaio, si compone di materiali riciclati e impiega rispettivamente 30 o 60 minuti per trasferire la carica alla batteria utilizzando un cavo standard di tipo 2, garantendo un’autonomia extra di 32 o 64 km in base, appunto, alla capacità. Tra gli altri aspetti pratici e tecnici, ZipCharge Go comprende un'app dedicata che gestisce il dispositivo da remoto: nel Regno Unito, dove viene prodotto questa powerbank, è disponibile anche con un servizio di noleggio/abbonamento dal costo di 49 sterline al mese, pari a 56 euro.
Anche online. Sui principali siti di e-commerce è poi possibile trovare altri modelli di powerbank paragonabili a ZipCharge Go, sebbene con design e filosofie diverse. Per esempio l’Ecoflow Delta Max, che assomiglia più a un incrocio tra un amplificatore e un “case” di un computer fisso: non è infatti dotato di ruote, ma ha ben otto prese elettriche per elettrodomestici, che lo rendono perfetto per chi pratica il campeggio, anche perché è possibile collegarlo a un pannello solare ripiegabile. La versione da 2 kWh, espandibile fino a 6 kWh, parte da 2.300 euro, a fronte di un peso di 24 kg e dimensioni da trolley (50x24x30 cm). Con una carica si possono percorrere circa 12 km.
Modelli versatili e multiuso. C’è poi l’Oukitel P2001, che però si ferma a 2 kWh, una potenza adatta - al massimo - a una citycar elettrica. Tuttavia, consente di caricare fino a 13 dispositivi allo stesso tempo, grazie alla presenza di tre prese Schuko, Usb-A standard e Usb Type-C, oltre ovviamente alla possibilità di collegare un cavo di ricarica per Bev. Costa 1.400 euro e si solleva con due maniglie, non essendo dotato di ruote. In compenso, è molto compatto (39x29x33 cm), pesa 25 kg può funzionare con i pannelli solari. Un altro modello espandibile invece è il Bluetti AC 200 Max, che può addirittura arrivare, aggiungendo i moduli opzionali, fino a 8 kWh. Si parte da 1.800 euro per la versione da 2 kWh, che possiede 15 possibilità di connessione, tra cui una presa da 12 V, quattro da 230 V, una USb-C e quattro Usb-A. Può essere alimentato anche con pannelli solari ed è il più pesante, con i suoi 28 kg, mentre le dimensioni sono paragonabili a quelle degli altri modelli (42x28x38).