Pedemontana lombarda
Antonio Di Pietro è il nuovo presidente
Antonio Di Pietro è il nuovo presidente di Autostrada Pedemontana Lombarda. La nomina dell'ex pm di Mani Pulite, ministro delle Infrastrutture e dei Lavori Pubblici in due governi Prodi, è stata ufficializzata ieri durante l'assemblea dei soci.
Maroni sponsor. Di Pietro prende il posto di Massimo Sarmi, dimessosi anche dai vertici della Serravalle. La nomina dell'ex magistrato è stata sostenuta dal governatore lombardo Roberto Maroni, non senza polemiche con la maggioranza di centrodestra. Maroni si è detto "sicuro che Di Pietro saprà dare un contributo importante al completamento delle opere in cantiere".
Le parti mancanti. Il progetto dell'A36 Pedemontana prevede 157 km di infrastruttura, di cui 67 di autostrada, 20 di tangenziali e 70 di viabilità locale. L'infrastruttura principale prevede il collegamento tra l'A8 e l'A4: a oggi, sono state ultimate la tratta A (15 km tra l'A8 e l'A9), la B1 (7,5 km da Lomazzo a Lentate sul Seveso, aperta lo scontro novembre) e le tangenziali di Como e di Varese. Ancora lontane, invece, sono la tratta B2 (9,5 km in sovrapposizione alla Milano-Meda), la C (16,5 dalla Milano-Meda alla Tangenziale Est) e la D (18,5 dalla Tangenziale Est all'A4).
Prezzi e pagamenti rapidi. L'autostrada utilizza il pagamento free flow (ovvero senza caselli), un sistema che in passato ha causato qualche problema agli utenti (Quattroruote ne ha parlato anche sul numero di febbraio). In più, non mancano le critiche ai prezzi dei pedaggi, già salati e aumentati di un altro 1% a partire dal 2016. A partire dallo scorso aprile, la società ha introdotto il pagamento rapido, permettendo di saldare i transiti con la sola indicazione della targa del veicolo. Una procedura più semplice e indispensabile per andare incontro alla clientela. D.C.