C'è la Tesla, poi ci sono tutte le altre macchine a corrente. Un mondo a parte, che per tanti aspetti è stato creato un'era elettrica prima di quella attuale, quando gli adepti sapevano già più o meno tutto. Se dovessi rivolgermi a loro per raccontare la Model Y, magari a chi già possiede una Model 3, potrei quindi esaurire il discorso in pochissime parole: rispetto alla berlina, questa è una sport utility che offre qualche centimetro in più di spazio sopra la testa e in larghezza, può avere – anzi potrà, non sono ancora disponibili – sette posti e ha la seduta sopraelevata, perciò è più comodo salire e scendere. Ah, poi il baricentro un po' più alto non impatta oltremisura sull'agilità: da guidare la Y è piacevole e offre belle sensazioni fra le curve.
Tesla Model Y Long Range
- PREZZO (LISTINO) € 60.990
- MOTORE 1 anteriore 1 posteriore
- POTENZA 258 kW - 351 CV
- Batteria 75 kWh
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CONSUMI
Rilevato 4,9
Costo (domicilio) 4,05 €/100 km
Costo (colonnine) 10,12 €/100 km -
Autonomia
Omologata (Wltp) 507 km
Rilevata 401 km
Chi invece fosse a digiuno d'informazioni e avesse un vago interesse per l'argomento, si metta comodo e legga bene le avvertenze. Sì, perché guidare una Tesla è un'esperienza diversa dal solito e lo capisci già dai più banali gesti quotidiani, nel bene e nel male: al posto della chiave, per aprire e avviare la Y c'è una tessera formato carta di credito, ma se usi quella sei un po' un boomer perché l'app sullo smartphone rende tutto più immediato; ancora, la più classica delle operazioni pre-guida, cioè regolare specchi e piantone dello sterzo, avviene unicamente via schermo. Se magari finora avete guidato macchine, diciamo, normali, potrebbe non essere proprio immediato comprenderne la logica.
Pregi & Difetti
Pregi
Pregi.
Prestazioni ed efficienza: il powertrain della Model Y è un riferimento per la categoria, spinge forte e non è troppo avido di energia. Senza contare l'handling, che anche in presenza di un baricentro più alto rispetto alla Model 3 continua a essere di livello.
Difetti
Difetti.
D'accordo la filosofia minimalista, ma il layout della plancia che ruota tutto attorno al tablet da 15" è eccessivo: il rischio di distrarsi c'è. L'andamento molto spiovente del padiglione riduce la visibilità; per fortuna ci sono le camere a 360°.
Tavoletta magica. Ecco, la logica è che evidentemente anche per Elon Musk, come già per Steve Jobs, "less is more", meno c'è, meglio è. Un minimalismo portato all'estremo, per gli standard automobilistici, rimarcato dal fatto che gli unici tasti fisici sono i due al volante, oltre all'hazard sul padiglione. Quella che una volta era una plancia di comando zeppa di tasti e levette, qui è solo un tablet da 15" piazzato al centro, da cui fai tutto e con cui sai tutto. Ed è proprio questa tavoletta il vero spartiacque fra le Tesla e tutte le altre auto: l'interfaccia di stampo prettamente informatico, che è una gioia per i nerd ma potrebbe essere un limite per i più tradizionalisti, visto che solo leggere a che velocità stai andando è un'impresa, tant'è piccolo il tachimetro posto – almeno quello – nell'angolo in alto a sinistra, più vicino agli occhi del guidatore.
Certo, la quantità di funzioni del sistema è elevata (altre gioie per i nerd), ma ciò non toglie che per essere padroni della situazione, e dunque compiere le operazioni basilari senza distrarre troppo gli occhi dalla strada, occorra un training più lungo del solito. Meno male che c'è un assistente vocale sveglio, a cui non bisogna ripetere le cose, dalle destinazioni più complesse alla regolazione della temperatura; è invece opinabile la scelta di non poter interfacciare il proprio dispositivo Apple o Android (a tal proposito, la ricarica a induzione sulla console centrale è doppia), a eccezione dell'accoppiamento per usare il vivavoce.
Tesla Model Y: la prima prova strumentale
Video

Ricarichi dappertutto. Insomma, un mondo un po' a sé, che se preso nel verso giusto regala grandi soddisfazioni. Dal powertrain, un riferimento nel rapporto fra prestazioni ed efficienza, alla versatilità di ricarica, che vede oggi i proprietari delle Tesla in una posizione privilegiata: in viaggio, si possono rifornire presso la rete dedicata dei Supercharger, ma anche con qualsiasi altra colonnina. La Model Y della prova è infatti una delle prime destinate all'Europa, quindi con presa Ccs Combo 2, sebbene sia costruita in Cina in attesa dell'apertura della Gigafactory di Berlino. Come accennato, rispetto alla Model 3 offre un po' più di spazio nell'abitacolo (i dettagli nel riquadro a fianco), ma a parte questo la differenza determinante sta nella funzionalità. Prima di tutto del baule, perché, grazie al portellone, la bocca d'ingresso è assai più ampia e c'è più spazio sfruttabile in altezza; a filo cappelliera, invece, i litri di volume sono più o meno gli stessi. Poi c'è la seduta: qui si sta a 65 centimetri dal suolo, una ventina più su della berlina, e ciò porta benefici quanto ad accessibilità e visibilità.
Le gomme si sentono. Su strada, proprio come sulla tre volumi, s'impugna un volante di piccole dimensioni, che risulta subito molto diretto e consistente, con un buon feedback e una prontezza che talvolta, sul veloce, potrebbe quasi spiazzare. E andare spediti, limiti permettendo, non è così difficile: il doppio motore elettrico offre una spinta assai consistente a qualsiasi andatura, non soltanto nei primissimi metri. Per darvi un ordine di grandezza, lo 0-100 si chiude in cinque secondi netti, quattro decimi in più della Model 3 di pari potenza, dovuti al quintale e mezzo di peso supplementare. Sempre per restare in ambito dinamico, il baricentro spostato più in alto non compromette la proverbiale agilità di questa piattaforma: qui c'è reattività, ma anche la stabilità necessaria per non mettere mai in crisi il telaio. Il dinamismo di questa Tesla, però, si riflette sul confort, inferiore rispetto ad altre Suv della sua categoria: gli ammortizzatori digeriscono mal volentieri le piccole sconnessioni, non favorite dalle opzionali ruote da 20 pollici; inoltre, nell'abitacolo filtrano un po' di rumori, specialmente il rotolamento dei pneumatici.
Lato consumi, anche la Model Y ha messo in mostra percorrenze interessanti, sebbene con qualche differenza rispetto alla berlina. In città, infatti, la Suv ha performato meglio, con un consumo di 6,2 km/kWh (pari a 499 km di autonomia) contro i 5,8 della Model 3. Invece in autostrada, complice un Cx peggiore, siamo scesi a 3,7 km/kWh anziché 4,1. La media, comunque, è buona: 4,9 km/kWh, che con la batteria da 75 kWh fanno circa 400 km di autonomia.
Dotazioni e Accessori
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Prezzo di listino60.990
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Prezzo della vettura provata68.190
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Assistenza mantenimento traiettoriadi serie
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Autopilot avanzato3.8001
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Avviso angoli buidi serie
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Cerchi di lega da 19 pollicidi serie
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Cerchi di lega da 20 pollici2.200
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Climatizzatore automatico monozonadi serie
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Fari full Leddi serie
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Frenata automatica d'emergenzadi serie
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Impianto hi-fidi serie
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Interni di pelle bicolore1.200
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Premium connectivitydi serie2
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Regolatore di velocità attivodi serie
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Ricarica wireless per due smartphonedi serie
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Sedili anteriori a regolazione elettricadi serie
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Sedili anteriori e posteriori riscaldabilidi serie
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Tetto panoramicodi serie
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Vernice nero pastello1.200
In rosso: presente sulla vettura provata.
Note: 1) al livello 2 di guida assistita aggiunge cambio di corsia automatico, regolatore di velocità attivo con arresto e ripartenza, parcheggio automatico parallelo e perpendicolare, entrata e uscita autonoma dal posteggio; 2) un anno di abbonamento gratuito ai servizi online, ovvero traffico in tempo reale, mappe Google, streaming per piattaforme audio e video, browser web.
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Motore
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- Anteriore: elettrico asincrono
- Potenza max n.d.
- Coppia max n.d.
- Posteriore: elettrico sincrono a magneti permanenti
- Potenza max n.d.
- Coppia max n.d.
- Potenza max 258 kW (351 CV)
- Coppia max 510 Nm
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Batteria
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- Agli ioni di litio, sotto il pianale
- Tensione 350 volt, energia 75 kWh
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Trasmissione
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- Trazione integrale elettrica
- Riduttore a rapporto fisso
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Pneumatici
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- Michelin Pilot Sport EV 225/40R20 101W Kit di riparazione
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Corpo vettura
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- Scocca di acciaio, 2 volumi, 5 porte, 5 posti
- Avantreno a quadrilateri, molle elicoidali, barra stabilizzatrice
- Retrotreno multilink a 5 leve, molle elicoidali, barra stabilizzatrice
- Ammortizzatori idraulici
- Freni a disco, anteriori autoventilanti, Abs ed Esp
- Sterzo a cremagliera, servocomando elettrico
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Dimensione e massa
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- Passo 289 cm
- Lunghezza 475 cm Larghezza 192 cm Altezza 162 cm
- Massa 2.003 kg, a pieno carico n.d., rimorchiabile n.d.
- Bagagliaio anteriore 117 dm3 , posteriore fino a 2.041 dm3
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Prodotta a
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- Shanghai (Cina)
Vano di carico
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Capacità complessiva (Ant.)87 litri
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Capacità complessiva (Post.)508 litri
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di cui sotto il pavimento (Ant.)-
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di cui sotto il pavimento (Post.)116 litri
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Altezza soglia di carico (Ant.)-
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Altezza soglia di carico (Post.)69 cm
QUALITà
Le Tesla sono assai apprezzate per le doti intrinseche del powertrain elettrico, ma dal punto di vista della qualità costruttiva non c'è unanimità di consensi. E pure noi, esaminando la Model 3 per la prova pubblicata nel fascicolo di agosto 2019, avevamo segnalato qualche criticità. La Model Y, però, sembra essere più curata, a partire dagli accostamenti della carrozzeria, nel complesso uniformi. Pure le guarnizioni delle porte sono migliorate, mentre nell'abitacolo si ritrova l'ambiente minimalista della berlina, tutto sommato ben fatto, grazie a dettagli quali i vani portaoggetti interamente floccati o rivestiti di moquette e gli alzavetri che rallentano ai fine corsa per evitare rumori. Dal punto di vista della finitura, anche il vano bagagli è apprezzabile, considerate l'estensione e la qualità del rivestimento di moquette. Peccato, però, che sia privo di occhielli o ganci per fissare il carico.
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Esterno
- La verniciatura curata e completa di trasparente in tutte le parti e gli accostamenti corretti della carrozzeria sono un buon punto di partenza.
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Superfici carrozzeria
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Giochi e profili
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Insonorizzazione e guarnizione
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Scocca
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Interno
- Il design minimalista spiazza un po', ma esaminando con più attenzione l'abitacolo si scopre che nel complesso è ben fatto, pure con qualche chicca.
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Materiali e accoppiamenti
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Sedili
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Funzionalità
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Finitura bagagliaio
Infotainment
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Dimensioni reali schermo15,2 pollici
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Touch screensì
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Prese Usb4
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Ricarica wirelesssì
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Lettore Cdno
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Touchpadno
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Posizione e visiblità schermo
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Definizione schermo
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Accessibilità comandi
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Radio
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Impianto audio
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Indice di sicurezza
Autonomia e consumi
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Percorrenze medie e autonomia
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Città6,2 km/kWh - 499 km
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Statale5,6 km/kWh - 454 km
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Autostrada3,7 km/kWh - 298 km
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Media rilevata4,9 km/kWh - 401 km
Tempi e costi di ricarica
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Costo
€ 17,10kWh erogati: 85,3Efficienza Ricarica
87%
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Costo
€ 32,50kWh erogati: 81,2Efficienza Ricarica
92%
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Costo
€ 24,20kWh erogati: 48,4
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Costo
€ 16,30kWh erogati: 44,1
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Dotazione ricarica

Cavo
Domestico (Modo 2)
Wallbox/colonnina (Modo 3)
Presa
Ccs Combo 2
Caricabatterie interno
11 kW trifase
Livelli di ricarica domestica
da 5 a 13 ampere
Ricarica in corrente continua
170 kW a 400 volt
Note: 1) Valori stimati
Prestazioni
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Velocità
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Massima217,8 km/h
-
Scarto tachimetro a 130 km/h0,7%
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Accelerazione
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0-60 km/h2,9 s
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0-100 km/h5,0 s
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0-110 km/h5,7 s
-
0-120 km/h6,5 s
-
0-130 km/h7,3 s
-
0-150 km/h9,3 s
-
400 metri da fermo13,1 s
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Velocità d'uscita178,7 km/h
-
1 chilometro da fermo23,8 s
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Velocità d'uscita217,4 km/h
-
Ripresa in D
(a min/max carico) -
70-90 km/h1,5/1,6 s
-
70-100 km/h2,1/2,4 s
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70-120 km/h3,6/4,1 s
-
70-130 km/h4,4/5,1 s
-
70-140 km/h5,4/6,3 s
-
30-60 km/h1,8 s
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Frenata
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100 km/h a minimo carico38,6 m (1,02 g)
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160 km/h a minimo carico96,8 m (1,04 g)
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100 km/h su asfalto asciutto + pavé46,1 m (0,85 g)
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100 km/h su asfalto bagnato + ghiaccio107,3 m (0,37 g)
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Resistenza freni
10 frenate da 100 km/h a pieno carico
Prove dinamiche
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TENUTA DI STRADA
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Accelerazione laterale1,04 g
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STABILITÀ
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Doppio cambio di corsia sul bagnato93 km/h
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Cambio di corsia in rettilineo200 km/h
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Cambio di corsia in curva106 km/h
Confort
-
Acustico

OTTIMO | DISCRETO | SCARSO | |
---|---|---|---|
50 km/h su asfalto |
56,3 dB(A) |
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50 km/h su asfalto drenante |
62,6 dB(A) |
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50 km/h su pavé |
72,3 dB(A) |
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Max in accelerazione
Max in acceleraz.
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67,9 dB(A) |
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Sospensioni
- Anteriore
- Posteriore
AGILITÀ DI MANOVRA
-
Diametro di sterzata12,8 m
-
Giri del volante2,0
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Sforzo volante in manovra2,0 kg
Volante dal diametro contenuto (355 mm) e sterzo poco demoltiplicato: appena due giri da una parte all'altra e con un carico abbastanza consistente. Il raggio di sterzata è soltanto discreto: servono quasi 13 metri per girarsi.
Dati Vettura
-
Massa
-
In condizioni di prova2.092 kg
-
Ripartizione massa50%50%
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AERODINAMICA
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Cx stradale0,302
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Superficie frontale2,607 m2
Test sistemi adas



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Caratteristiche principali
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Telecamera
6 -
Radar
1 -
Sensori ultrasuoni
12 -
Range di funzionamento
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Veicoli10-150 km/h
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Pedoni10-150 km/h
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DOTAZIONI DELL'AUTO IN PROVA
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PrezzoDisattivabileRegolabile
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Frenata automatica di emergenzadi seriedisattivabile: sìregolabile: no
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Regolatore di velocità attivodi seriedisattivabile: sìregolabile: sì
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Assistenza mantenimento di traiettoriadi seriedisattivabile: sìregolabile: no
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Avviso angoli buidi seriedisattivabile: sìregolabile: no
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Monitoraggio traffico posteriore-disattivabile: -regolabile: -
Commento: il pacchetto completo per la guida assistita di livello 2 è proposto di serie. Con 3.800 euro, tuttavia, si ottiene l'Autopilot avanzato, che, tra le altre cose (vedere Dotazioni e accessori), offre anche il cambio di corsia e il parcheggio automatici.
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ATTRAVERSAMENTO PEDONI
(a 5 km/h)
Commento: funzionamento ineccepibile, nessuna indecisione. Il sistemi della Model Y hanno risposto in maniera egregia in tutti gli scenari che prevedono la presenza dei pedoni, sia la sagoma dell'adulto che spinge la carrozzina sia il bambino con lo zainetto in spalla. Anche alla velocità massima dei test, 50 km/h, la frenata automatica è sempre intervenuta in maniera puntuale.
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VEICOLI IN MARCIA IN COLONNA
L'Ufo è fermo al centro della corsia, l'auto sopraggiunge a 50 km/h
L'Ufo è fermo a lato strada, l'auto arriva a 50 km/h. I veicoli sono allineati al 25%
L'Ufo è in movimento a 20 km/h, l'auto sopraggiunge a 60 km/h
Commento: L'unico test che non è andato a buon fine è quello che vede la sagoma dell'Ufo ferma a lato strada allineata al 25%: in questa situazione la Tesla lancia gli avvisi, ma non attiva la frenata automatica, sposando la filosofia di lasciare effettuare l'intervento al guidatore. Tutti gli altri scenari sono stati superati senza alcuna esitazione. L'uscita dal parcheggio in retromarcia non è rilevabile, perché il sistema di monitoraggio posteriore con frenata automatica non è presente.
Valutazioni Euro NCAP Le differenti metodologie rendono i giudizi non direttamente comparabili con quelli delle nostre prove. Per la frenata automatica, l'Euro NCAP prevede un massimo di 6 punti per i pedoni e di 7 per i veicoli.
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Annon.d.
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Pedonin.d.
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Veicolin.d.
Pagella
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Posto guida
Una volta capito come si muove il piantone dello sterzo (la regolazione elettrica va attivata dal display e poi si usano i tasti al volante), si può assumere una postura corretta, con una seduta ben più alta rispetto a quella della Model 3.
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Plancia e comandi
Questa Tesla va vissuta a lungo e compresa a fondo, prima di potersi muovere agevolmente fra la selva di comandi concentrati nel display. Ok il minimalismo, ma qui è eccessivo e talvolta a rimetterci è la concentrazione alla guida.
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Strumentazione
Di fatto non esiste. Se per strumenti s'intendono un tachimetro e delle informazioni di viaggio, tutto è concentrato sul tablet a centro plancia; peraltro scritto in piccolo. L'head-up display sarebbe la soluzione, ma il proiettore dove lo metti?
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Infotainment
È un tablet nel senso più stretto del termine, per via dell'interfaccia che asseconda più i gusti di un nerd che quelli di un automobilista. Le funzioni, comunque, sono tantissime e alcune pazzesche. Opinabile la scelta di escludere Apple e Android.
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Climatizzazione
Soltanto monozona, ma prevede bocchette anche dietro e la sua efficacia non presta il fianco a critiche. Da gestire, ovviamente, via schermo; per i piccoli aggiustamenti di temperatura, però, basta dire all'assistente «ho freddo» o «ho caldo».
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Visibilità
Non è eccelsa: durante le svolte ci sono montanti che ingombrano un po' e la visuale posteriore, sia dritta sia di tre quarti, risente parecchio del lunotto inclinato e delle spalle massicce. Almeno, in manovra, si possono sfruttare le ottime telecamere.
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Finitura
Le manca quella cura del dettaglio tipicamente tedesca, ma i fondamentali ci sono. I materiali, nel complesso, sono di buona qualità e anche alcuni particolari meritano attenzione, come i vani floccati o le tasche dei pannelli porta di moquette.
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Accessori
La Tesla segue la filosofia del full optional: tutto è incluso e la lista di accessori è ridotta all'osso. L'essenziale, e anche di più, non manca, certo. Soffriranno soltanto i cultori della personalizzazione spinta.
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Sicurezza/Adas
Il corredo di base è ricco: ci sono tutti i dispositivi per una guida assistita di livello 2. Con 3.800 euro si possono estendere le funzionalità dell'Autopilot: dal sorpasso automatico all'auto che esce da sola dal parcheggio premendo un tasto.
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Abitabilità
Quello che mancava alla Model 3, e in particolare ci riferiamo a un maggior spazio posteriore per la testa, ora c'è. L'abitacolo, un po' più arioso, accoglie con agio quattro persone. A breve, arriveranno anche i sette posti.
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Bagagliaio
Di base ci sono 392 litri, ma tornano utili anche i 116 litri sotto il piano di carico e gli 87 del vano anteriore, per riporre i cavi di ricarica. Il plus rispetto alla berlina è il portellone: la bocca d'accesso è molto più ampia e sfruttabile.
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Confort
Dalle nostre rilevazioni emerge una maggiore silenziosità generale rispetto alla Model 3; però, il rotolamento dei pneumatici è ancora percepibile. Le ruote da 20" enfatizzano il lavoro non egregio degli ammortizzatori sulle piccole sconnessioni.
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Powertrain
Nel complesso, è una delle migliori esecuzioni attualmente presenti sul mercato: sfodera accelerazioni e riprese da sportiva, ma al contempo non è avida di energia. Così, con una batteria da 75 kWh, fa parecchia strada.
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Prestazioni
Sebbene paghi qualche decimo rispetto alla Model 3, per via della massa più elevata (circa 150 kg), anche la Y è capace di togliere il fiato ogni volta che si va decisi sull'acceleratore. La spinta è notevole a qualsiasi andatura.
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Sterzo
Una bella esecuzione: diretto, molto pronto e preciso, trasmette belle sensazioni alle mani e contribuisce a far passare una generalizzata sensazione di agilità. Talvolta è fin troppo rapido: sul veloce bisogna farci la mano.
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Freni
Buon mordente e spazi d'arresto contenuti su ogni superficie. Ma, soprattutto, è migliorata la resistenza alla fatica, pecca che avevamo riscontrato sulla "3". Le frenate ripetute, tuttavia, mettono alla prova l'impianto, non ancora perfetto.
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Comportamento dinamico
L'innalzamento del baricentro non ha penalizzato le doti di agilità e stabilità di questa piattaforma Tesla. Il rollio è contenuto, la Y è reattiva e il suo comportamento sempre omogeneo e ben controllabile. Anche in situazioni d'emergenza.
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Consumo
La richiesta di energia è sempre piuttosto contenuta, specie nel ciclo urbano, dove arriva a coprire ben 6,2 km/kWh: ottimo valore. Negli altri cicli, invece, se la gioca con le più recenti proposte simili, per esempio l'Audi Q4 e-tron 50 quattro.
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Autonomia
La media di circa 400 chilometri reali è allineata a quella della Model 3, con la differenza che la Y fa più strada in città (499 km) e meno in autostrada (298 km), per via della maggior resistenza all'avanzamento.
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Ricarica
Si parte dai classici 11 kW delle colonnine a corrente alternata, per arrivare ai 170 presso i più recenti Supercharger con corrente continua a 250 kW: significa passare dal 20 all'80% della batteria in mezz'ora circa.
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Servizi mobilità
La Tesla, qui, è un passo avanti a tutte le altre Case. Con la rete Supercharger dedicata (più di 40 stazioni in Italia) e la possibilità di appoggiarsi a qualsiasi altro operatore, è difficile ritrovarsi senza possibilità di ricaricare.
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Tesla Model Y - La prova completa della Model 3 "curvy"
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it