Volvo FH-460 I-Save
La nostra prova
La magia della coppia. Il trucco, peraltro messo in atto da tutti i costruttori negli ultimi anni, sta tutto nell'allungamento dei ponti: meno giri motore, a pari velocità, fanno durare di più il pieno del serbatoio. Però se non hai la forza di tirarli, certi rapportoni diventano un danno, perché aumentano i cambi marcia. Questo FH, abbiamo visto, la forza ce l'ha. Da dove gli viene? Da un 13 litri che sfrutta benissimo le due turbine (una per pompare più aria nei 6 cilindri, l'altra per aiutare direttamente l'albero motore), coadiuvato dal solito cambio I-Shift che riesce a tenerlo in quel ristretto numero di giri in cui i 2.600 Nm rispondono tutti all'appello. Un intervallo un po' limitato che, se vogliamo, è l'unico difetto di questo motore che non allunga in potenza. Però non è un vostro problema, perché ci pensa l'automatizzato a snocciolare via via le marce superiori. Il Volvo FH-460 scala le montagne alla grande e per veder apparire sul display una marcia diversa dalla 12a, cioè l'ultima, sulla Cisa bisogna aspettare fin quasi a Berceto. Prima non molla, mai.
Danilo Senna
Estratto della prova pubblicata su tuttoTrasporti di novembre 2021, n. 454.