Dopo una Civic "spaziale" e l?opulenta CR-V, si vede che il vento in casa Honda è cambiato. Con l'arrivo dell?ottava serie dell'Accord, berlina e Tourer, si può parlare di una svolta vera, nel look e nell?immagine. Si diceva che i giapponesi eran più bravi a disegnare le piccole. Mica vero: la Mazda6 è lì a dimostrare il contrario. E ora, a ruota, ecco le Accord, realizzate proprio nel Sol Levante, e pronte a mettere nel mirino le stesse inossidabili rivali tedesche. Esagerazione? Be', non è detto. Anche perché, rispetto alla serie precedente, nella famiglia Accord sono cambiati i ruoli e oggi i due modelli hanno ceduto alla sportività, come vuole la legge, non scritta, del segmento D.

Cifre alla mano, la precedente Tourer aveva una capienza minima del bagagliaio di 567 cm³, mentre l?attuale parte da soli 395. Per essere più bella, insomma, ha accettato qualche sacrificio. Quanto alle misure, la nuova Accord berlina è più lunga di 6 cm e di ben 8 più larga (idem la Tourer), ma rimane pressoché alta uguale (1,44 m); la station, invece, è più bassa di 3 cm. Il passo è stato unificato, mentre le carreggiate sono più larghe, per garantire un miglior comportamento stradale. L?allestimento delle nostre Accord è l?Exclusive dove, in pratica, tutto è di serie. Una dotazione da Classe S, che fa lievitare molto i prezzi di listino, a 34 e 38 mila euro, rispettivamente, anche se poi le gamme partono da 26-27 mila.

Per rendersi conto dei progressi, basta entrare nell?abitacolo. C?è sapore di ben fatto, di gusto per le soluzioni, con mille attenzioni per chi guida: tutto è sotto l?occhio vigile del Grande fratello nipponico, che aiuta e interviene pure. Superi una certa velocità? Scatta un cicalino; ti avvicini troppo all?auto che precede? L'Acc prima rallenta la marcia poi, nel caso, avvisa il pilota con la scritta frenata sul display. Il Cmbs, invece, prima avvisa, poi rallenta e, infine, strattona la cintura di sicurezza del guidatore e aziona deciso i freni. Il tutto a 2500 euro.

La berlina monta il nuovo 2.2 i-Dtec da 150 CV: motore piacevole, dalla spinta robusta e costante. Adotta, tra l?altro, un nuovo sistema common rail con piezo-iniettori che lavorano a 1800 bar. Forse anche per questo è più rumoroso del precedente. Il cambio - un manuale a sei marce - è uno dei pezzi forti dell?auto: preciso, sportivo, non fa rimpiangere l?automatico. Che, invece, ritroviamo sulla Tourer, dotata dell?aggiornato 4 cilindri benzina di 2.4 litri. Di cavalli il motore ne ha ben 201 CV, ma non entusiasma, per la coppia alta e la risposta non fulminea. Nemmeno l?abbinamento l'automatico a cinque marce riesce a rendere del tutto convincente il 2400. Consumi a parte, però, perché le percorrenze a velocità costante risultano ottime.

Ma, se per noi il motore giusto sta sull?Accord berlina, il feeling di guida più stuzzicante lo regala proprio la Tourer, che vanta una migliore distribuzione dei pesi e una gommatura più performante. Auto sicure, le Accord, con uno sterzo elettrico vero e comunicativo. Il neo rimane la frenata, costante, ma lunga. Forse il mix ideale è un collage delle due auto: carrozzeria Tourer, motore turbodiesel, cambio automatico.