DFSK Glory F5

La DFSK Glory F5 è un’auto prodotta in Cina e importata in Italia dal distributore China Car Company. La sigla DFSK è l’acronimo di Dongfeng Sokon Automobile. Questa è una joint venture tra Dongfeng Motor (uno dei più grandi gruppi automobilistici cinesi) e Sokon/Seres. In concreto, la DFSK Glory F5 è una Suv coupé caratterizzata da un taglio filante del tetto e da dimensioni abbastanza generose. La lunghezza di 4,69 metri la colloca infatti a cavallo tra i segmenti C e D. Alcune soluzioni stilistiche moderne richiamano prodotti europei di fascia premium. L’abitacolo ha una plancia dal disegno lineare, che abbina una strumentazione analogica a un touchscreen centrale da 10,25 pollici. Lo schermo è rivolto verso il guidatore ed è inserito in una fascia lucida. Nella zona sottostante si trova un mobiletto centrale massiccio, dal quale spunta la leva del cambio automatico. I rivestimenti dei sedili hanno un aspetto ricercato, al pari di quelli dei pannelli delle porte, con una serie di cuciture in rilievo. Poca la scelta a livello di versioni, con un unica proposta a monopolizzare la scena.

I MOTORI DELLA DFSK GLORY F5 USATA
Gli annunci che riguardano le DFSK Glory F5 usate hanno come unico protagonista un solo motore. Tutti gli esemplari sono infatti spinti da una unità turbo a quattro cilindri da 1.498 cm3, accreditato di una potenza di 137 CV e di una coppia massima di 220 Nm. A fargli da spalla è un cambio automatico a variazione continua. Un’alternativa c’è però a livello di alimentazione. Alcuni esemplari viaggiano infatti solo a benzina, mentre altri sono bifuel. Questi possono dunque spostarsi indifferentemente a benzina o a Gpl. Tutte le DFSK Glory F5 sono a due ruote motrici e trazione anteriore. Mancano dunque versioni a trazione integrale.

PRO E CONTRO DELLA DFSK GLORY F5
La DFSK Glory F5 vanta un abitacolo ampio e discretamente curato. Sia nella zona anteriore sia in quella posteriore c’è infatti spazio in abbondanza e gli arredi sono confezionati con materiali gradevoli alla vista e piacevoli al tatto. Solo discreto è invece il bagagliaio. Un volume utile di 375 litri non è male in senso assoluto, ma delude un po’ in rapporto alle dimensioni esterne e a quanto offrono alcune rivali. La posizione di guida è buona e assicura un’ampia visuale su ciò che accade davanti al muso. Guardando alle spalle la situazione è meno rosea, complici il taglio dei montanti e l’inclinazione del lunotto. Pollice alto invece per la dotazione di serie. L’allestimento standard include anche equipaggiamenti di un certo pregio. Emergono invece lacune importanti in materia di sicurezza, con la colpevole assenza di sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione. Anche il numero di airbag presenti a bordo è limitato. Quanto al comportamento su strada, della DFSK Glory F5 impressiona favorevolmente l’efficacia del molleggio. Le sospensioni digeriscono con una certa disinvoltura gli avvallamenti e le buche. Il rovescio della medaglia è rappresentato da un certo rollio se si entra in curva con irruenza. E che l’indole della Suv orientale sia tranquilla lo dimostra anche l’impostazione turistica dello sterzo.
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