Ineos Grenadier

La Ineos Grenadier è il primo modello creato dal colosso chimico britannico Ineos, al suo debutto come costruttore di automobili. Per espressa volontà del patron dell’azienda, il magnate Sir Jim Ratcliffe, l’auto si affaccia in un segmento sempre meno affollato, quello delle fuoristrada dure e pure. Il suo obiettivo è chiaro: colmare il vuoto lasciato in listino dalla vecchia Land Rover Defender, che ricorda in parte anche dal punto di vista estetico. Parlando di misure, la macchina sfiora i cinque metri di lunghezza e i due di larghezza, superando la medesima soglia in altezza. L’altezza minima da terra è di 264 mm, mentre la capacità di guado è di 80 cm. Sotto la carrozzeria squadrata la Grenadier nasconde un classico telaio a longheroni e traverse. Passando all’abitacolo, è curiosa la scelta di non montare una strumentazione tradizionale e di concentrare la informazioni nello schermo centrale. I comandi fisici però non mancano, con una console affollata di pulsanti e interruttori. Numerosi altri sono posizionati in alto, al centro del padiglione, in stile quasi aeronautico. Tutti sono fatti per essere usati anche con guanti pesanti. La vocazione all’impiego professionale della Ineos Grenadier è dimostrata però anche dal fatto che esiste pure in versione omologata autocarro N1, a due oppure a cinque posti. La garanzia ufficiale di cinque anni dà grande tranquillità a chi sceglie un esemplare fresco.

I MOTORI DELLA INEOS GRENADIER USATA
La Ineos Grenadier usata popola le inserzioni con due diversi motori. Entrambi sono unità a sei cilindri, con cilindrata di tre litri e origini BMW. Quello turbobenzina sviluppa 286 CV e 450 Nm di coppia, mentre quello turbodiesel vanta picchi di 249 CV e 550 Nm. Il primo si fa preferire per la grande fluidità, mentre il secondo è vincente per il tiro ai bassi regimi. In ogni caso il cambio è un ottimo automatico ZF a otto rapporti. Il cambio manuale non è mai stato disponibile in listino.

PRO E CONTRO DELLA INEOS GRENADIER USATA
La Ineos Grenadier non è nemmeno lontana parente delle Suv che vanno per la maggiore e ha come pregio principale eccezionali capacità fuoristradistiche. Gli esemplari equipaggiati con i tre differenziali bloccabili in aggiunta alle marce ridotte sono in grado di arrampicarsi davvero ovunque. Gli unici limiti in questo senso sono rappresentati dal peso di circa 2,7 tonnellate e dagli ingombri. Va però detto che la posizione di guida dominante e il taglio delle lamiere semplificano non poco la vita al pilota negli spazi stretti. Il rovescio della medaglia è rappresentato da un un certo impaccio su strada. Lo sterzo a circolazione di sfere, in particolare, ha un comportamento deludente. È infatti eccessivamente demoltiplicato e la sua precisione lascia molto a desiderare. Il volante, tra l’altro, ha due sole razze a non aiuta a capire al volo come siano sistemate le ruote. Vista l’impostazione generale del mezzo, non deve sorprendere l’assenza di molti Adas e di frivolezze quali un impianto audio premium, il sistema keyless o anche i tergicristalli automatici. In ogni caso il confort è buono.
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