BMW Z4
I MOTORI
Al contrario di altri costruttori, che hanno ceduto alla tentazione di produrre scoperte a due posti anche a gasolio, la BMW è rimasta fedele alla tradizione e ha prodotto le Z4 soltanto con motori a benzina. La prima generazione inizia a entrare nel mirino degli appassionati delle youngtimer, i quali giustamente apprezzano soprattutto le unità a sei cilindri dai 2.5 litri di cilindrata in su. Per quanto riguarda la seconda serie, le versioni entry level sono spinte da un due litri aspirato, proposto tuttavia anche in variante sovralimentata. Sotto il cofano delle sDrive35i e sDrive35is c’è invece un tre litri sei cilindri sovralimentato declinato in due livelli di potenza, da 306 o 340 CV. Quest’ultimo picco caratterizza anche la Z4 M40i, punta di diamante della terza generazione, che per il resto si sviluppa sostanzialmente attorno a un due litri a quattro cilindri. Per le vetture più ricche e potenti è ricorrente la presenza di un ottimo cambio automatico, mentre nella fascia inferiore abbondano le Z4 con trasmissione manuale.
PRO E CONTRO
Generalizzando, la BMW Z4 è una sportiva molto versatile, che si rivela ben godibile nell’uso quotidiano. Nello stesso tempo è però anche una vettura molto efficace e divertente, capace di appagare i piloti più esigenti nella guida brillante, pure tra i cordoli di una pista. Le prestazioni sono migliorate con la seconda e la terza generazione, che può chiaramente vantare anche una dotazione tecnologica più ricca ed evoluta. In ogni caso, chi sceglie una Z4 può sempre contare su uno sterzo rapido e progressivo, perfetto per disegnare le traiettorie con precisione e per avere un buon controllo della situazione. Un plauso va anche all’assetto, che limita il rollio e rende il comportamento incisivo senza imporre troppi sacrifici quando si passa sulle buche. Promossi, infine, i freni, mentre una nota dolente viene dalla visibilità posteriore.