Renault Twingo
Compatta e (non troppo) rétro: ecco come sarà l'elettrica sotto i 20 mila euro
Almeno come riscontri di critica, il primo colpo è andato a segno. Era da tempo che non si vedevano reazioni così entusiastiche per un nuovo modello, a maggior ragione se con trazione elettrica, che di questi tempi non incontra certo simpatie trasversali. La Renault 5, invece, con il suo mix di simpatia e lungimiranza strategica, ha fatto il pieno di consensi alla prima uscita pubblica. Tutto lascia pensare, dunque, che la formula messa a punto da Luca de Meo, con quella goccia di elisir di eterna giovinezza che è lo stile rétro, possa funzionare anche in futuro, ammorbidendo l'impatto con l'alimentazione a batteria, che per una grossa fetta di pubblico, soprattutto in certi Paesi, rappresenta ancora un tabù. Ne vedremo diversi, di esempi di questa corrente stilistica. Uno è dietro l'angolo: quello della Renault 4, che nascerà sulla piattaforma della R5 e che dovrebbe mostrarsi entro il 2025. Per il secondo, invece, c'è da aspettare un po'. Ma ne varrà la pena. Perché se la "5" segnerà la discesa delle Bev del marchio sotto la soglia dei 25 mila euro, la nuova Twingo, attesa nel 2026 e prodotta nella fabbrica di Novo Mesto (Slovenia), farà un salto (in basso) ancora più importante. Che la porterà sotto quota 20 mila.
Prezzo (di base) sotto i 20 mila euro. Piccola, cittadina, economica, simpatica e nostalgica il giusto: le carte in regola per riaccendere la scintilla della geniale prima generazione datata 1993, la prossima Twingo dovrebbe averle tutte. Ma sotto le sue apparenze giocose e spensierate si nasconde l'anima di un progetto che è stato pensato per scendere in un campo di battaglia che si preannuncia durissimo: quello con la concorrenza cinese, il cui spettro ha risvegliato anche qui in Europa progetti di barriere doganali che avevamo dato per sepolti da decenni. Da parte sua, la piccola francese promette di sfidarla prima di tutto sul piano della convenienza. Non soltanto con un listino, come detto, sotto i 20 mila euro, ma puntando anche su un'offerta in abbonamento particolarmente conveniente: il valore del canone mensile promesso dal costruttore, infatti, sarà inferiore a 100 euro. E, per finire, c'è anche una terza cifra da tenere a mente: 10, come i kWh per cento chilometri che il modello di serie dovrebbe spuntare come consumo medio sul ciclo Wltp. Un risultato davvero considerevole, se dovesse trovare conferma.
Una piattaforma versatile. Anche se i dettagli sulla Twingo del 2026 scarseggiano, il lancio della R5 ha dato alcune indicazioni indirette, ma comunque importanti, sul suo conto. La prima riguarda la piattaforma: anche il remake del piccolo "ovetto" degli anni 90 si baserà sull'architettura AmpR small. Una scelta che porta con sé diversi vantaggi: sinergie interne, con conseguente taglio dei costi (e da lì il contenimento dei listini), ma anche riduzione dei tempi di sviluppo e flessibilità produttiva. “La AmpR small”, ci ha spiegato Vittorio D'Arienzo, responsabile dell'architettura per le piccole elettriche Renault, “non esisterà soltanto nella versione per la R5, con asse posteriore multilink e batterie con catodo al nichel-manganese-cobalto, ma è pronta per montare anche sospensioni interconnesse e i più economici accumulatori al litio-ferro-fosfato”. E sarà proprio questa la combinazione su cui porrà le sue fondamenta la nuova Twingo.
Powertrain, batterie, dimensioni. Anche per quanto riguarda i tagli di batteria, ci vengono in aiuto le indicazioni arrivate dalla R5, che sarà proposta con capacità di 40 o 52 kWh: per la Twingo, che de Meo ha definito senza mezzi termini un prodotto dedicato agli spostamenti in città, si punterà sulla fascia inferiore, tra i 30 e i 40 kWh, grossomodo. Quanto dovrebbe bastare per offrire un'autonomia compresa tra i 220 chilometri della Dacia Spring (che monta un accumulatore da 26,8 kWh) e i 300 della R5 "base" (quella da 40 kWh). E le motorizzazioni? Anche su questo fronte, la Régie dovrebbe puntare su un posizionamento a metà strada tra le due "colleghe" già citate: possiamo aspettarci un paio di varianti (ovviamente entrambe single motor, con unità all'anteriore), con la base dalle parti dei 60 CV e quella più potente in zona 90. Numeri adeguati a una vettura dalle dimensioni compatte (3,70-3,80 metri al massimo) e la massa contenuta (1.100-1.200 kg).