Saab 900 e 9-3 - L’eleganza delle Cabrio scandinave - FOTO GALLERY
Finalmente scoperta. Nel settembre del 1983 viene presentata al Salone di Francoforte il prototipo della variante Cabriolet della Saab 900, voluta soprattutto dalla divisione americana della Casa svedese. La versione definitiva (nella foto) entrerà in produzione tre anni dopo, negli stabilimenti finlandesi della Valmet, con le prime 400 unità destinate, appunto, agli Stati Uniti.
La base. La vettura di serie viene sviluppata sulla base della variante a 2 porte, il cui terzo volume risulta più idoneo per l’alloggiamento della capote. La sezione frontale adotta il family feeling della gamma ristilizzata, caratterizzata soprattutto da una nuova calandra, più avvolgente e moderna.
Di lusso. E a proposito di capote, quella tristrato fa parte della ricca dotazione di serie di questa vettura, che comprende addirittura il lunotto termico di vetro, quando la maggioranza delle scoperte dell’epoca adotta al contrario quello di plastica, che tende a opacizzarsi negli anni.
Un successo. In Europa le prime consegne avvengono nel 1987, peraltro con un successo superiore alle aspettative: i tempi di attesa superano un anno. In Italia la vettura costa 43 milioni di lire, circa 12 in più della berlina. Del resto, parliamo di un prodotto esclusivo, destinato a una clientela borghese.
Subito sovralimentata. L’auto adotta alcune motorizzazioni già disponibili sulle altre 900. Al lancio, per esempio, viene offerta nella versione 2.0 Turbo 16 con quattro valvole per cilindro e 175 CV.
Più economica. Nel 1991 arriva la 900 EP, che abbassa il prezzo di listino con un motore turbo da 141 CV: in mercati come quello italiano, diventa la versione più gettonata. L’anno dopo verrà introdotta la colorazione giallo Monte Carlo, tra le più iconiche.
Nuova serie. Se il 1993 segna l’esordio della serie NG (New Generation) della 900, ovvero il primo modello della Casa nato dopo l’acquisizione del marchio da parte della General Motors, il 1994 è l’anno della nuova Cabriolet.
Più raffinata. Le forme della scoperta si fanno più morbide ed eleganti. Del tutto nuovo il terzo volume, che abbandona l’andamento discendente della precedente generazione e ingloba il meccanismo idraulico di apertura della capote.
Derivazione Opel. La vettura adotta una nuova piattaforma, la GM2900 che già caratterizzava le coeve Opel Vectra e Omega. Al lancio sul mercato italiano la scoperta ha un prezzo di listino che parte da 62 milioni di lire.
I motori. Sulle nostre strade la vettura viene proposta con il 2.0 Turbo da 185 CV, ma anche con il 2.0 16v aspirato da 131 CV. Non manca un nuovo 2.3 16v da 150 CV e un V6 da 2.5 litri e 170 CV.
Nuovo nome. Con il restyling del 1998, tutte le 900 vengono ribattezzate 9-3, prendendo spunto dalla berlina Saab 93, prodotta dal 1956 al 1960. Non fa eccezione la Cabrio, che vede interventi più significativi su calandra e paraurti. Al top della sua gamma c’è ora la versione 2.0 TS da 200 CV.
Targa in alto. La modifica più evidente è nella zona posteriore: rispetto alla 900, infatti, la targa viene collocata più sopra, grazie all’eliminazione della fascia catarifrangente centrale.
Nuova generazione. Nel 2003 arriva sul mercato la seconda generazione della Saab 9-3 in versione Cabriolet. Come le altre varianti della famiglia 9-3, la vettura nasce dalla piattaforma GM Epsilon, utilizzata da molti modelli della General Motors. In seguito verrà persino adottata dalla nuova Croma dell’alleata Fiat.
Un po’ austriaca. Se le precedenti 900 e 9-3 scoperte venivano prodotte in Finlandia, l’assemblaggio della nuova 9-3 viene all’epoca affidato all’austriaca Magna Steyr di Graz.
Sicura. Secondo la tradizione scandinava, quest’auto nasce con una particolare attenzione alla sicurezza: tra le varie dotazioni, non mancano i rollbar estraibili automaticamente in caso di ribaltamento e le cinture di sicurezza integrate nei sedili. Ecco perché la 9-3 Cabrio è la prima scoperta con tetto di tela a ottenere le 5 stelle nei test EuroNCAP.
Aria importante. Come sulle Saab degli ultimi decenni, la plancia driver oriented è ispirata al mondo degli aerei, con numerosi comandi (anche troppi). Tipica è anche la chiave di avviamento collocata sul tunnel centrale.
A gasolio. Per la prima volta, una Saab scoperta adotta addirittura motori a gasolio. Si tratta del 2.2 TiD da 125 CV di origine Opel, in seguito rimpiazzato dal propulsore 1.9 TiD a 8 e a 16 valvole, cioè il JTD del gruppo Fiat, rispettivamente nelle potenze di 120 e 150 CV. Del resto, sono quelli gli anni in cui i motori diesel sono irrinunciabili persino per le nicchie di mercato.
A etanolo. Inoltre, dal 2007 è disponibile sul mercato italiano anche nelle versioni BioPower, con il motore da 2.0 litri che funziona indifferentemente a etanolo e benzina. È l’unica scoperta in vendita in Italia ad adottare questo tipo di alimentazione.
Il restyling. Nel 2008 l’auto viene sottoposta a un sostanzioso aggiornamento. Viene innanzitutto rinnovata la sezione frontale, che vede il debutto di nuovi proiettori a Led.
Fari trasparenti. Nel posteriore la 9-3 rinnovata adotta nuovi proiettori dalla plastica color ghiaccio, in luogo della solita copertura rossa.
Nuovo stabilimento. Nel 2010 la Spyker Cars conclude con la GM l’accordo per acquisire la Saab. Per la 9-3 Cabrio non è un cambiamento da poco: l’auto abbandona la produzione della Magna Steyr per essere assemblata più a Nord, nella città svedese di Trollhattan.
Addio. Il 2011, purtroppo, è segnato dalle difficoltà finanziare della Saab Automobile: il 30 marzo la produzione del marchio viene interrotta e dopo pochi mesi la Casa presenterà istanza di fallimento. E se un timido riavvio di produzione della 9-3 berlina avverrà nel 2013, per poi interrompersi nel 2014, la carriera commerciale termina proprio nel 2011.
40 anni fa, al Salone di Francoforte del 1983, veniva presentato il prototipo della Saab 900 Cabriolet. Fortemente voluta dalla divisione Saab del Nord America, dove le scoperte erano molto apprezzate (e lo sono tuttora), la vettura sarebbe diventata una open top di successo, diversa dalle "solite" premium provenienti dal resto d’Europa. Per il marchio scandinavo, si tratta forse della vettura più iconica della sua storia moderna, conclusasi anzitempo all’inizio dello scorso decennio, con buona pace dei tanti appassionati che ancora oggi la rimpiangono. Parliamo delle moderne Cabrio della Saab nella nostra galleria d’immagini, dove ripercorriamo la loro storia: dalla 900 alla 9-3.