McLaren - Le "numero uno" di Woking - FOTO GALLERY
McLaren F1. La prima stradale di Woking, fortemente voluta da Gordon Murray, il tecnico che ha vinto di più in Formula 1 negli anni Ottanta, progettata e costruita secondo le sue esigenze.
McLaren F1. Quest’auto è importante perché incarna, due decenni più tardi, il sogno di Bruce McLaren, il fondatore della Casa inglese, scomparso nel 1970, che immaginava una sportiva stradale che portasse il suo nome e che fosse in grado di vincere a Le Mans.
McLaren F1.
McLaren F1. L’abitacolo ospita tre persone, con il guidatore in posizione centrale, più avanzata: una soluzione che offre una migliore visibilità ed evita il problema della pedaliera disassata, frequente sulle sportive di quegli anni. I passeggeri sono seduti qualche centimetro più indietro e sulle fiancate sono ricavati due scomparti per altrettante valigie realizzate su misura.
McLaren F1.
McLaren F1. Realizzata con una scocca in materiali compositi dio fibra di carbonio, la sportiva inglese pesava a secco solo 1.018 kg ed era molto compatta: 4,29 metri da un paraurti all’altro. Era innovativa anche nell’aerodinamica, con soluzioni come la presa d’aria sul tetto per raffreddare il motore, o il fondo piatto derivato dalla F.1.
McLaren F1.
McLaren F1. A muovere la supercar inglese provvede un possente V12 aspirato di 6.1 litri di derivazione BMW montato in posizione centrale-longitudinale, abbinato a un cambio manuale a sei marce. Niente Abs, servosterzo o controllo di trazione: la F1 era un’auto nata per essere guidata fino in fondo, creando un legame indissolubile tra macchina e pilota.
McLaren F1. Il motore sviluppato dagli ingegneri bavaresi eroga 627 CV a 7.400 giri (il limitatore interviene a 7.500), e 650 Nm di coppia. Le prestazioni sono impressionanti: lo “zerocento” è coperto in 3 secondi e mezzo, ancora in prima marcia, fino a raggiungere la velocità massima di 370 km/h.
McLaren F1.
McLaren F1. Tre anni dopo la presentazione ufficiale, la F1 in versione GTR vince la 24 Ore di Le Mans, piazzando la bellezza di quattro vetture nei primi cinque posti. Un’impresa storica, che realizza il sogno di Bruce McLaren.
McLaren P1. Presentata al Salone di Ginevra del 2013, è la prima ibrida stradale di Woking. Il modello definitivo, di cui ne sono state prodotte 375 unità (senza contare le numerose serie speciali), era di fatto identico alla concept mostrata a Parigi l’anno prima, con l’unica eccezione dei condotti davanti alle ruote anteriori, con funzioni aerodinamica e di raffreddamento.
McLaren P1.
McLaren P1. L’auto monta il 3.8 V8 biturbo della 12C in posizione posteriore centrale, opportunamente modificato e dotato di turbine più grandi, abbinato a un’unità elettrica da 132 kW (179 CV), per una potenza di sistema di 916 CV e una coppia massima di 900 Nm. In modalità elettrica l’autonomia è di circa 20 km, con una velocità massima di 50 km/h.
McLaren P1.
McLaren P1. Meno di tre secondi il tempo necessario per passare da 0 a 100 km/h, 6,8 per arrivare a 200, e 16,5 secondi per toccare i trecento. Un risultato, quest’ultimo, di 5 secondi inferiore rispetto alla F1. La velocità massima è stata invece limitata elettronicamente a 350 km/h.
McLaren P1.
McLaren P1. Come la F1, anche la P1 prende ispirazione dalle monoposto di Formula 1: la scocca in fibra di carbonio, il Drs che agisce sull’ala posteriore e il recupero dell’energia in frenata (Kers). Questi due sistemi si controllano da altrettanti pulsanti sul volante. I pneumatici Pirelli PZero Corsa sono stati sviluppati dalla Casa milanese, mentre i freni carboceramici sono stati prodotti dalla Akebono.
McLaren P1.
McLaren P1. La versione GTR, inizialmente accessibile solo ai proprietari della P1 originale, è stata presentata al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach del 2014. Il motore di questa versione eroga 1.000 CV, con prestazioni analoghe a quelle della versione normale. Ne sono stati realizzati 58 esemplari.
McLaren P1.
McLaren P1. Al Goodwood Festival of Speed del 2022 lo specialista Lanzante Motorsport (che ha lavorato anche sulla P1 GTR e la P1 LM del 2016) ha presentato una P1 Spider: ne sono stati realizzati cinque esemplari, ciascuno venduto a 2,4 milioni di euro.
McLaren W1. La terza “numero 1” di Woking alza ulteriormente l’asticella nel segmento delle supersportive stradali. Ne verranno prodotti solo 399 esemplari, vendute ad altrettanti fortunati - e facoltosi - collezionisti, al prezzo di 2 milioni di sterline (quasi 2,4 milioni di euro).
McLaren W1.
McLaren W1. Il powertrain ibrido prevede un V8 biturbo di 4.0 litri da 928 CV e 900 Nm abbinato a un’unità elettrica da 347 CV e 440 Nm, alimentata da una batteria posizionata nel pianale. La potenza di sistema è di 1.275 CV, con 1.340 Nm di coppia. Il cambio è un otto rapporti robotizzato a doppia frizione, mentre la retromarcia è gestita dal motore elettrico.
McLaren W1.
McLaren W1. La potenza arriva alle ruote posteriori tramite un differenziale elettronico. La massa in ordine di marcia è di 1.399 kg, con un rapporto peso/potenza di 911 CV/tonnellata, il valore più alto mai raggiunto da una McLaren omologata per uso stradale.
McLaren W1. La sportiva inglese scatta da ferma a 100 km/h in 2,7 secondi, raggiunge i 200 in 5,8 secondi e i 300 km/h in soli 12,7 secondi. La velocità massima è limitata elettronicamente a 350 km/h.
McLaren W1.
McLaren W1. La meccanica poggia su una monoscocca in fibra di carbonio, con sospensioni attive e un impianto frenante con dischi carboceramici, per fermarsi da 200 km/h in meno di 100 metri. Come le precedenti, anche la W1 sfrutta tecnologie derivate dalla Formula 1, come l’ala posteriore estensibile (capace di generare fino a 1.000 kg di deportanza) e il Kers per sfruttare tutta la potenza del modulo elettrico.
McLaren W1.
McLaren W1. Cinque le modalità di guida disponibili: Electric, per muoversi a bassa velocità a zero emissioni; Comfort, per la guida rilassata, Sport con tutta la potenza del sistema ibrido a disposizione, Race, che offre la massima potenza per brevi tratti, e Grand Prix, con performance sostenute per una sessione in pista.
McLaren W1.
McLaren W1. Le porte Anhedral, con l'apertura verso l'alto, sono una novità per le supercar inglesi, e facilitano l'accesso a bordo. Più orientato alla guida in pista che ai lunghi viaggi, l’abitacolo prevede sedili integrati nel monoscocca, pedali e volanti regolabili.
La gamma caratterizzata dal numero 1 della McLaren è nata con l’obiettivo di alzare l’asticella nel segmento delle supersportive da strada. È stato così per la prima, leggendaria F1 del 1993, nata dal genio di Gordon Murray: un’auto che viene considerata la supercar migliore del suo tempo, e che ha spianato la strada alle hypercar più moderne, dalla Pagani Zonda alla Bugatti Veyron. È stato così anche per la P1 del 2013, la prima ibrida di Woking, e lo sarà anche per l’ultima arrivata, la W1 presentata qualche giorno fa, con un powertrain full hybrid da 1.275 CV. Scoprite i gioielli più preziosi della Casa inglese nella galleria fotografica qui sopra.