Cerca

Industria e Finanza

Audi
Rothenpieler: "Elettrificazione ed endotermico viaggiano in parallelo"

Roberto Boni
1 / 1

Audi - Rothenpieler: "Elettrificazione ed endotermico viaggiano in parallelo"

Elettrificazione e alimentazioni tradizionali, diesel compreso: sono i temi che abbiamo affrontato al Salone di Francoforte con Hans-Joachim Rothenpieler, membro del consiglio di amministrazione dell'Audi e responsabile dello sviluppo tecnico della Casa.

Qual è, secondo lei, il mix ideale di vendita dei diversi tipi di propulsione che l’Audi ha a listino per raggiungere gli obbiettivi di emissioni di CO2 fissati dall’Unione europea salvaguardando i profitti?

Abbiamo motori a combustione molto efficienti e puliti come quello della RS6, grazie alla disattivazione dei cilindri e al mild hybrid, e con le ibride e plugin offriamo un livello intermedio che dà anche la possibilità di guidare a zero emissioni in città. Con la e-tron e i modelli che seguiranno abbiamo poi fatto un salto di qualità e siamo ben posizionati nella mobilità a zero emissioni. In questa fase di transizione ciò ci garantirà di rientrare nei limiti fissati per la CO2. Naturalmente, il margine di contribuzione delle EV è più ridotto rispetto a quello delle auto convenzionali e dipenderà anche dai volumi di vendita. E il fatto di avere diverse tecnologie di propulsione disponibili ci lascia dei gradi di libertà. Per ora studiamo la reazione della clientela: la e-tron ha prestazioni interessanti ed emissioni zero, ma la diffusione dell’infrastruttura di ricarica e l’autonomia limitata sono tuttora un freno alla diffusione delle elettriche pure con cui tutti i costruttori si devono confrontare. Ma serve uno sforzo anche dei legislatori per raggiungere assieme una sorta di normalità della mobilità elettrica.

Oltre a questo, ci potrà essere il problema del sovraccarico locale se tutti tornano a casa la sera e caricano nello stesso momento, pertanto saranno necessarie le smart grid. Secondo lei la politica ha ben chiara questa esigenza?
È ancora tutto in discussione, anche se non penso che questo sia il vero problema. Prendiamo Braunschweig, per esempio: là oggi ci vogliono in media 20 minuti per trovare dove parcheggiare, tra cinque anni un quarto degli automobilisti con le EV oltre al parcheggio cercherà pure una colonnina, quindi serviranno molti più punti di ricarica, visto che parecchi clienti anche se usano la vettura su brevi percorsi si preoccupano se la batteria scende sotto il 60%, mentre non badano quando vanno in riserva con le vetture normali…

Riguardo il costo delle batterie, visto che siete parte del gruppo Volkswagen, che produrrà a breve molte EV, pensate che potrete ottenere riduzioni di prezzo? E ci saranno progressi nella densità di energia?
Partendo dalla capacità produttiva delle batterie e dalle previsioni sulla domanda, nei prossimi anni ci sarà una disponibilità limitata. Poi, la tecnologia è giovane, si avranno rapidi miglioramenti di prestazioni con le prossime generazioni, ma si dovrà investire in nuove fabbriche e per questi motivi il prezzo non scenderà rapidamente. Naturalmente, stiamo lavorando a pieno regime per migliorare la densità di energia delle batterie, ma anche nella strategia di ricarica, come il precondizionamento, per ottimizzarla e sfruttare al 100% il potenziale degli accumulatori. E come le altre Case, stiamo studiando il reale comportamento dei clienti per ottimizzare il ciclo di vita delle batterie. Quindi, ci saranno molti piccoli miglioramenti e, comunque, non si vedono salti epocali di densità di energia, neppure con le batterie allo stato solido.

E il diesel? Secondo noi, per diverse applicazioni è tuttora la soluzione migliore…
Non solo secondo voi. Oggi i diesel sono estremamente puliti ed efficienti, ma la questione è politica. Va detto, però, che ultimamente la discussione si è fatta più concreta, basata sui fatti e non sugli slogan.