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Industria e Finanza

Nio
Salta il finanziamento per una nuova fabbrica

Redazione Online
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Nio - Salta il finanziamento per una nuova fabbrica

Nuovi intoppi per la Tesla cinese. La Nio, startup di Shanghai ma quotata a Wall Street, sta incontrando continue difficoltà nel portare avanti i suoi programmi di sviluppo. Secondo indiscrezioni provenienti dalla Cina, sarebbero saltate le trattative con il Distretto di Wuxing per ottenere un finanziamento da oltre cinque miliardi di yuan (circa 640 milioni di euro) per la realizzazione di una fabbrica da 200 mila auto elettriche l'anno nella città di Huzhou, nella provincia settentrionale dello Zhejiang.

Troppi rischi. Le trattative, partite a primavera, sarebbero saltate perchè i funzionari del Distretto avrebbero riscontrato rischi eccessivi e di grave natura nel dossier presentato dalla Nio. I timori sono legati anche al fallimento di alcuni recenti progetti per auto elettriche: due anni fa era stato siglato un accordo dal valore di 20 miliardi di yuan con la LeEco Holdings per un impianto di supercar alla spina, ma poco dopo è saltato per la crisi del fondatore Jia Yueting. Lo stesso Yueting pochi giorni fa presentato istanza di fallimento negli Stati Uniti mettendo a rischio il futuro della Faraday Future. Un'altro progetto, promosso dalla Youxia Motors di Shanghai, è partito nell'aprile del 2017 ma i lavori risultano sospesi da mesi.

I problemi della Nio. Per la Nio, invece, lo stop alle trattative rappresenta solo l'ultimo dei tanti problemi affrontati da inizio anno. Diversi casi di incendio delle batterie in Cina hanno determinato prima il richiamo di quasi 5.000 veicoli e poi un peggioramento delle perdite di bilancio che ha spinto i vertici aziendali a operare un profondo taglio della forza lavoro. Il calo delle consegne nel primo trimestre di oltre il 50% ha inoltre posto le basi per bloccare la realizzazione di un impianto a Shanghai. La società è da tempo alla ricerca della miglior località per dotarsi di una fabbrica di proprietà: finora si è affidata alla Jac Motors per la produzione delle ES8 ed ES6. A primavera la Nio ha avviato trattative con diverse istituzioni locali di altre province cinesi, tra cui Pechino, Chengdu e Xi'an, per ottenere dei finanziamenti, incontrando però numerose difficoltà, a partire dallo scarso interesse di investitori non legati a istituzioni pubbliche. Infatti, i privati sembra si stiano allontanando progressivamente dal business dell'elettrico per i timori di eccessivi e non redditizi investimenti: lo dimostra anche il caso della Dyson, incapace di trovare un acquirente per il suo progetto di elettriche e perciò costretta ad abbandonare i propri intenti nel segmento. Per ora la Nio è riuscita a sottoscrivere un accordo solo con la società statale di Pechino E-Town Capital per una joint venture destinata a produrre veicoli a guida autonoma sulla nuova piattaforma NP2. È previsto un investimento da oltre 1,3 miliardi di euro ma per ora solo su attività di ricerca e sviluppo.