Dialogo Strategico
Emissioni auto, l'Europa conferma la "neutralità tecnologica" nella revisione di dicembre
“Il percorso di decarbonizzazione dell’automotive è definito dal regolamento sulle emissioni CO2 di nuove auto e furgoni. Stiamo conducendo una revisione nell’ambito del più ampio pacchetto per il comparto che rispetterà il principio di neutralità tecnologica”: lo ha detto il commissario Ue ai Trasporti, Apostolos Tzitzikostas, confermando le aperture della Commissione nell’ambito del Dialogo Strategico.
Di sicuro, la presentazione del provvedimento avverrà a dicembre 2025, forse mercoledì 10 in base alla calendarizzazione dei lavori. Il responsabile per la mobilità europea ha parlato anche di semplificazione del settore auto per ridurre gli oneri amministrativi. E di un investimento a favore della produzione delle batterie auto elettriche in Europa, ossia 1,8 miliardi di euro provenienti dal Fondo per l’innovazione, con la garanzia che gli investimenti esteri apportino un reale valore aggiunto all’Unione. Ma gli argomenti spinosi in discussione potrebbero essere numerosi: eccoli qui sotto.
Ibride ricaricabili
L’Associazione dei costruttori europei (Acea) auspica che Bruxelles rivaluti il bando delle nuove auto a benzina e diesel nel 2035. Oltre alla vendita di auto elettriche, andrebbe ammessa la commercializzazione delle ibride plug-in, dei modelli con range extender (Erev, ovvero extended range electric vehicle, mezzi dotati di un piccolo motore a benzina che ricarica la batteria) e le fuel cell a idrogeno. Soluzioni tecniche, è bene ricordarlo, osteggiate dalle influenti lobby green all’interno dell’Unione, che chiedono di ammettere solo l'elettrico.
Incentivi
I costruttori chiedono robusti e strutturali bonus lato domanda, cioè a favore dei consumatori, così da rendere le elettriche economicamente più accessibili nei Paesi dove il potere d’acquisto è inferiore.
Ricariche
Le Case auspicano investimenti per creare una rete di colonnine di ricarica più ampia e capillare, con rifornimenti veloci. E regole per l’integrazione vehicle-to-grid (V2G), tecnologia che consente alle auto elettriche di prelevare energia dalla rete per la ricarica e di restituirla alla stessa rete quando necessario.
E-Car
Per ora, il presidente Ursula von der Leyen ha fatto riferimento solo a una futura auto europea piccola ed economica. Vedremo se emergeranno varie specifiche. In particolare, se l’E-Car sarà elettrica o termica, simile a una kei car giapponese nelle dimensioni, e con un listino di 15-20 mila euro (come anticipato dal vicepresidente esecutivo della Commissione europea Stéphane Séjourné).
Rottamazioni
Di recente il presidente di Stellantis, John Elkann, ha proposto un mega piano di rottamazione Ue basato su certificati forniti dalle Case, che dimostrino la demolizione di auto con più di 12 anni. Con l’obiettivo, fra l’altro, di abbassare i prezzi del nuovo.
Carburanti sintetici e biocarburanti
Potrebbero essere oggetto di discussione i carburanti sintetici (e-fuel) e i biocarburanti (dietro le pressioni, rispettivamente, di Germania e Italia).
Le multe
Resta d’attualità il tema delle sanzioni europee a carico delle Case che non centrano i target sulle emissioni. La nuova regola introdotta a fine maggio 2025 impone che i costruttori rispettino gli obblighi per gli anni 2025, 2026 e 2027 calcolando la media delle loro prestazioni nel triennio e non nei singoli anni. Norma tardiva, perché “i budget delle aziende sono stati definiti tra fine 2024 e inizio 2025”, come ha spiegato l’associazione della Case estere Unrae. L’Acea reputa inoltre necessario introdurre politiche ad hoc per i tre segmenti di veicoli, ossia auto, furgoni e mezzi pesanti.
Quando sarà pronta la revisione delle emissioni?
La Commissione Europea presenterà la revisione delle norme sulle emissioni di CO2 non prima del secondo trimestre 2026: il processo legislativo ordinario coinvolgerà Parlamento e Consiglio Ue. A quel punto, starà ai 27 Paesi membri trovare l’accordo.