Fra i 15 e i 20 mila euro: potrebbe essere questo il prezzo della futura E-Car europea. Lo ha annunciato il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Stéphane Séjourné in sessione pubblica al Consiglio Competitività a Bruxelles, ricordando come l’esecutivo comunitario farà in modo che i costruttori Ue immettano sul mercato le piccole Bev con quel listino. Secondo Séjourné, l’iniziativa chiamata “Small Affordable Cars” (auto piccole ed economiche) “sosterrà la domanda e introdurrà una gamma che potrebbe in ogni caso stimolare la produzione”.
Come le kei car giapponesi
Le dichiarazioni del vice di Ursula von der Leyen fanno seguito al terzo appuntamento del Dialogo Strategico del 12 settembre, durante il quale è stata sottolineata l’urgenza di implementare rapidamente il “Piano d’Azione” di marzo 2025: la Commissione ha manifestato l’intenzione di promuovere la produzione europea di auto elettriche di piccole dimensioni e dal prezzo definito “competitivo”. Sul modello delle kei car giapponesi, come già proposto dall’ex Ceo Renault Luca de Meo e dal presidente di Stellantis, John Elkann.
Il governo italiano: non solo elettriche
Il ministro delle Imprese italiano Adolfo Urso, pur apprezzando l’idea, sostiene che la piccola vettura debba essere accessibile a tutti, ma non per forza con un'alimentazione elettrica: sì, dunque, a una “nuova categoria di utilitarie”, purché “inserita in un contesto più vasto di profonda revisione delle regole del Green Deal basata sui princìpi della libertà e della neutralità tecnologica”.
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