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Monovolume
I modelli in vendita in Italia - FOTO GALLERY

Alessandro Mirra
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Monovolume - I modelli in vendita in Italia - FOTO GALLERY

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BMW Serie 2 Active Tourer. È il modello che ha sdoganato la trazione anteriore nella gamma della Casa di Monaco, adottando la piattaforma Ukl, nonché i motori a tre cilindri. Arrivata sul mercato quando ormai le Suv stavano già soppiantando le monovolume, ha comunque trovato numerosi estimatori, tant'è che è prevista una seconda generazione nel 2021.

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BMW Serie 2 Gran Tourer. È la variante a passo lungo della Active Tourer e può ospitare fino a sette passeggeri. La gamma motori ricalca quella della sorella più corta a eccezione della versione plug-in 225xe, mai prevista per la Gran Tourer.

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Citroën C4 SpaceTourer. SpaceTourer e non più Picasso: dal 2018 questa variante della famiglia C4 ha abbandonato l’ormai classica denominazione delle monovolume del Double Chevron, adottata per la prima volta nel 1999.

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Citroën Grand C4 SpaceTourer. È la versione a sette posti della C4 Spacetourer. Assieme alla variante corta è tra le poche auto sul mercato dotata di agganci isofix per tre seggiolini nella seconda fila di sedili (la concorrenza si ferma, in genere, a due).

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Dacia Lodgy. Disponibile a cinque e a sette posti, è l’auto di questa rassegna dal listino più economico, in linea con la filosofia del marchio improntata sul ''value for money''.

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Dacia Lodgy. Come altri modelli della Casa, questa vettura è disponibile anche nelle versioni Stepway dal look più accattivante, ispirato a quello delle Suv.

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Fiat 500L. Ovvero, la declinazione monovolume della famiglia 500. La variante Sport nella foto, derivata dalla Trekking non più a listino, rende la vettura più simile alle Suv.

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Fiat 500L Wagon. È la versione lunga della 500L, che può ospitare anche una terza fila di sedili. Nel momento in cui scriviamo, è disponibile solo con motorizzazioni a gasolio, al pari della variante corta.

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Ford Galaxy. Tra le monovolume di più lunga tradizione presenti in questa rassegna (la prima generazione esordì nel 1995, nell’ambito di una collaborazione con il gruppo Volkswagen che diede vita anche alla Sharan e alla Seat Alhambra), è oggi giunta alla terza generazione, ristilizzata nel 2019.

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Ford Galaxy. Questa vettura è disponibile anche nella versione AWD a quattro ruote motrici ed è al momento disponibile sul mercato italiano solo con le motorizzazioni EcoBlue a gasolio.

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Ford S-Max. Si tratta, come da tradizione, di una variante dal look sportivo della Ford Galaxy, rispetto alla quale rinuncia a qualcosa in termini di praticità guadagnando al contempo un aspetto più dinamico e accattivante.

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Ford S-Max. Anch’essa aggiornata nel 2019, come la sorella Galaxy è disponibile pure nelle versioni AWD a trazione integrale.

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Mercedes Classe B. Giunta alla terza serie, presenta numerosi punti in comune con la Classe A da cui deriva, compreso l’ormai noto sistema multimediale Mbux, piuttosto scenografico.

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Mercedes Classe B. Fatta eccezione per le declinazioni AMG, non previste per questa monovolume, anche la gamma motori ricalca l’offerta della Classe A, compresa la versione 250 EQ Power con powertrain ibrido plug-in.

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Mercedes Classe V. Si tratta di una monovolume di lusso che ben si discosta dalla sua variante commerciale, il furgone Vito. Nonostante la carrozzeria imponente, ha un Cx di 0,31: un valore da record per la sua categoria.

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Mercedes Classe V. Di base, questa vettura è dotata di sei posti su altrettante poltroncine singole, ma sono disponibili alternative a sette e a otto posti. È offerta anche con il powertrain elettrico, ribattezzata EQV.

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Renault Scénic. Con questa generazione, la monovolume di segmento C della Losanga adotta soluzioni stilistiche che ammiccano alle crossover, che le conferiscono un aspetto più sportiveggiante.

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Renault Grand Scénic. Si tratta della versione a sette posti della Scénic, rispetto alla quale questa vettura ha un passo più lungo di sette centimetri. Sono, invece, ben 22 quelli che guadagna in lunghezza.

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Renault Espace. Con l’uscita di scena della Chrysler (in seguito Lancia) Voyager, è lei il grande classico delle monovolume in vendita in Europa: la prima generazione risale addirittura al 1984.

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Renault Espace. Come la Scénic, questa vettura adotta oggi un look più dinamico, con elementi che la avvicinano al segmento delle crossover. Può avere fino a sette posti.

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Toyota Prius+. Di fatto, è la versione a sette posti della Prius, nonché l’unica monovolume di questa rassegna disponibile con un powertrain full hybrid.

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Toyota Prius+. Rispetto alla Prius, la ''Plus'' ha un passo più lungo di otto centimetri, mentre la lunghezza è di 4,65 metri.

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Volkswagen Touran. Con l'uscita di scena della Seat Alhambra e della Volkswagen Sharan, non più ordinabili, la Touran rimane l’unica vera monovolume tra i marchi del gruppo di Wolfsburg (se si escludono, ovviamente, i veicoli di derivazione commerciale).

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Volkswagen Touran. Questa vettura a sette posti è stata sviluppata sulla stessa piattaforma modulare Mqb della Golf di settima generazione. Anche la seconda fila è dotata di sedili indipendenti.

Tra gli anni 90 e il decennio successivo, le monovolume hanno conosciuto un vero e proprio boom, grazie ad alcuni modelli come la Renault Mégane Scénic e la Mercedes Classe A, che hanno indotto la concorrenza a seguire la stessa strada. Auto con una capacità di carico all'altezza di quella garantita da ben più lunghe station wagon, vetture in grado di sdoganare la carrozzeria a un solo volume, fino ad allora rappresentata solo da grandi modelli (come la Renault Espace e la Chrysler Voyager), tra i segmenti più piccoli del mercato.

Il declino. Ancor più di berline e giardinette, negli ultimi anni queste vetture sono state travolte dal successo delle Suv, meno pratiche ma più accattivanti per il grande pubblico. Alcuni numeri: da gennaio a ottobre, le monovolume piccole hanno perso il 49,7% delle immatricolazioni rispetto allo stesso periodo del 2019; quelle di dimensioni medie hanno addirittura registrato una flessione del 60,3%, mentre quelle grandi hanno assistito a una riduzione delle consegne del 27,3%. Tutte insieme, le monovolume rappresentano solo il 2,2% del mercato, con 27.940 unità registrate nei primi dieci mesi dell’anno (dati Unrae).

Offerta risicata. Proprio per questo, i modelli proposti dalle Case, che raccogliamo nella nostra galleria d’immagini, stanno progressivamente diminuendo. Alcuni avranno ancora un futuro, come la BMW Serie 2 Active Tourer, di cui si attende la seconda generazione nel 2021. Altri, invece, non verranno rimpiazzati.

Un ritorno di fiamma? Ma non tutto è perduto: i propulsori elettrici, di dimensioni assai più ridotte rispetto a qulle delle unità termiche, potrebbero dare nuova linfa al segmento delle monovolume. Già oggi possiamo notare cofani più corti su utilitarie e compatte a emissioni zero, come la ID.3 e la Cupra el-Born, quest’ultima sul mercato dal prossimo anno e, di fatto, una monovolume sportiva. Non solo: alcune concept a guida autonoma, come la Mini Vision Urbanaut, tornano a esplorare le potenzialità di questa carrozzeria, la migliore per ottimizzare gli spazi.