Cerca

Mercato

Porsche Macan
Stop alle vendite per i nuovi standard di cybersecurity

Mirco Magni
1 / 8

Porsche Macan - Stop alle vendite per i nuovi standard di cybersecurity

2 / 8

Porsche Macan - Stop alle vendite per i nuovi standard di cybersecurity

3 / 8

Porsche Macan - Stop alle vendite per i nuovi standard di cybersecurity

4 / 8

Porsche Macan - Stop alle vendite per i nuovi standard di cybersecurity

5 / 8

Porsche Macan - Stop alle vendite per i nuovi standard di cybersecurity

6 / 8

Porsche Macan - Stop alle vendite per i nuovi standard di cybersecurity

7 / 8

Porsche Macan - Stop alle vendite per i nuovi standard di cybersecurity

8 / 8

Porsche Macan - Stop alle vendite per i nuovi standard di cybersecurity

La Porsche Macan potrebbe uscire di scena prima del previsto. O almeno, questo è quanto emerge dalla dichiarazione di un portavoce della Casa di Zuffenhausen riportata da Automotive News. Il motivo, però, non riguarda l'introduzione della seconda generazione, che sarà soltanto elettrica: la Macan uscirà dai listini per una legge europea sulla cybersecurity.

Multe fino a 30 mila euro per esemplare. Per capire esattamente cosa è successo al modello più venduto della Casa tedesca bisogna però fare un passo indietro. Dagli anni 50, l'Unece (United Nations Economic Commission for Europe) stabilisce le normative necessarie per la commercializzazione dei veicoli a motore in Europa (il cosiddetto WP.29 o Working Party 29) e, tra i vari aggiornamenti delle regole, nel gennaio del 2021 ha introdotto nuove disposizioni riguardo la sicurezza informatica. Le quali, ovviamente, riguardano anche le automobili. Tutti i modelli di nuova omologazione devono sottostare alle specifiche imposte già dal luglio del 2022, mentre le vetture già lanciate non verranno coinvolte fino al luglio del 2024. Data dopo la quale qualsiasi auto non conforme non potrà più essere immatricolata (da nuova, s'intende). Se un costruttore violerà questa normativa, dovrà sborsare fino a 30 mila euro per ogni esemplare venduto, con l'omologazione del modello che verrà successivamente sospesa o annullata.

Serve un ok dalla Spagna. A certificare la sicurezza dei sistemi informatici degli autoveicoli secondo la normativa Unece/R155 è la spagnola Eurocybcar, che testa ogni modello sottoponendolo a 70 differenti tipologie di attacchi informatici. Tra i vari test, l'ente spagnolo analizza potenziali problematiche riguardanti i sistemi di comunicazione dell'auto e di connettività, gli aggiornamenti, l'accesso alle informazioni personali del proprietario e molti altri aspetti informatici. I costruttori di auto hanno così sviluppato dei sistemi in linea con le direttive dell'ente, applicandoli solo alle automobili più recenti.

Troppo costoso aggiornarla. Il caso della Macan è emblematico: introdotta nel 2013 e basata sulla piattaforma Mlb, è arrivata con la stessa architettura informatica fino ai giorni nostri. Tale sistema – essendo stato sviluppato molti anni prima dell'introduzione delle normative, a differenza di quello di altri modelli del gruppo basati sulle versioni Evo di Mlb e Mqb – sembrerebbe non rientrare nei parametri previsti dalla normativa Unece/R155, ma aggiornarlo potrebbe comportare costi molto elevati: "L'attuazione della direttiva richiede non solo adeguamenti nell'implementazione tecnica, per esempio nelle unità di controllo, ma anche un cambiamento dei processi nella fase di sviluppo". Soprattutto se si tiene in considerazione che il modello è destinato a uscire di scena nei prossimi anni. Per questo motivo, stando a quanto riportato da Automotive News, la Porsche avrebbe deciso di chiudere la carriera europea della Macan anticipatamente, mandandola in pensione già nel corso della prossima primavera. La fabbrica di Lipsia, tuttavia, continuerà a produrre questo modello per i mercati extraeuropei non coinvolti dalla normativa.

Sarà la sola? La Porsche Macan non è però l'unico modello attualmente in commercio a essere stato sviluppato prima dell'introduzione delle nuove regole sulla cybersecurity. Molte vetture attualmente in commercio sono arrivate sul mercato molto prima del 2021 e potrebbero dunque essere coinvolte a loro volta in un possibile stop delle vendite. Automotive News riporta come esempio modelli come le Volkswagen e-Up, Audi TT e Audi R8: auto la cui uscita di scena è stata già confermata da tempo, in tempi non sospetti (o forse no?).