Car sharing
DriveNow raggiunge i 100 mila clienti a Milano
DriveNow, il servizio di car sharing lanciato a Milano dal gruppo BMW nell'ottobre del 2016, ha raggiunto il traguardo dei 100 mila clienti. La flotta di 500 vetture dei marchi BMW e Mini ha inoltre percorso oltre 10 milioni di chilometri.
La BMW i3 la più richiesta. Attualmente le vetture disponibili nella flotta DriveNow sono le BMW Serie 1, Serie 2 Active Tourer e Serie 2 Cabrio e le Mini 3 e 5 porte, Clubman e Cabrio, ma la più richiesta è l'elettrica BMW i3. "Con 20.000 utilizzatori unici da gennaio 2017, quando è stata inserita in flotta, e 300.000 chilometri percorsi in elettrico è il modello in proporzione più richiesto", afferma Andrea Leverano, direttore generale di DriveNow Italia.
L'identikit della clientela. DriveNow ha anche fornito una serie di indicazioni sui suoi clienti. "Il cliente-tipo DriveNow è prevalentemente studente o professionista, di età media compresa tra i 26 e i 43 anni", spiega Alice Colombo, responsabile marketing della società. "I tempi medi di singola guida per cliente sono di circa 20-25 minuti, che salgono a 30-40 minuti per utente se si prendono in considerazione i pacchetti weekend, ovvero utilizzi di vettura riservata per l’intero fine settimana". A tal proposito nel 2018 oltre il 35% dei pacchetti del fine settimana è stato utilizzato per gite fuori porta ed è per questo che DriveNow ha lanciato anche offerte ad hoc per consentire periodi di vacanza ai clienti sprovvisti di mezzi di trasporto.
Stazioni e centro le aree di maggior utilizzo. La flotta è attiva 24 ore su 24, ma il maggior utilizzo avviene nelle ore serali, mentre le aree di maggior frequenza d'uso sono le stazioni ferroviarie, l'aeroporto di Linate, le zone di Brera, corso Genova/Navigli, Centro/Duomo/Missori, Porta Venezia/Palestro. "Ma questa geografia cambia in rapporto a specifici momenti", precisa Colombo. "Quest'anno, per esempio, abbiamo avuto settimane di utilizzo boom durante il Salone del Mobile con relativa incidenza in aree come zona Tortona, Brera e anche la Fiera di Rho, visto che, grazie alla collaborazione con il Salone del Mobile, eravamo presenti all’interno del complesso espositivo”.