Fisker Ocean
Cinque ragioni per cui può meritare attenzione - SCHEDE
Fisker Ocean - Cinque ragioni per cui può meritare attenzione - SCHEDE
Il design. La Suv elettrica americana, esposta in Europa per la prima volta sotto i riflettori del Mobile World Congress di Barcellona, è una delle vetture più semplici e sofisticate in arrivo sul mercato: proporzioni impeccabili, superfici levigate e dettagli interessanti, tra cui l’andamento della linea di cintura che ascende a metà della porta posteriore disegnando uno scalino che restringe la parte terminale della finestratura. Tra l’altro, ha una ragione specifica, funzionale, che vediamo però in un altro punto
Il prezzo. Quello della versione d’ingresso (41.900 euro), con un singolo motore, trazione anteriore e 440 km dichiarati di autonomia nel ciclo Wltp, pare competitivo in relazione alle dimensioni (è una Suv full size, più grande di una Volkswagen ID.4, tanto per prendere una pietra di paragone) e alla dotazione che si preannuncia piuttosto ricca
Lo schermo centrale. Il display da 17 pollici ad alta risoluzione, nei due allestimenti più elevati, ruota di novanta gradi, passando dalla configurazione verticale a quella orizzontale, più utilizzabile per l’intrattenimento: ed essendo la Fisker californiana, non potevano che chiamare l’assetto orizzontale ''Hollywood mode''
California mode. A proposito di ''mode'', e forse anche di ''mood'',ce n’è un secondo che attira l’attenzione: si chiama ''California mode'' e prevede che, alla pressione di un pulsante, tutti i vetri laterali e anche il lunotto si aprano e così il tetto panoramico (secondo Fisker il tetto apribile più grande dell’industria automotive) dando l’illusione della guida scoperta. E quando diciamo tutti, intendiamo tutti, incluse le terze luci laterali, ed è questa la ragione del gradino sulla fiancata: cioè quella di lasciare abbastanza lamiera sopra i passaruota per far sì che questi piccoli finestrini abbiano spazio per scendere
Il radar digitale e i cerchi antigraffio. Anche sul piano degli Adas Henrik Fisker rivendica qualche ''industry first'': ''Siamo i primi a utilizzare un radar digitale che scannerizza l’ambiente circostante con una velocità 50 volte superiore a un battito di ciglia''. Non lasciano trapelare molto di più quelli della Fisker, né dicono chi sia il fornitore della tecnologia. Ugualmente, sfruttando varie telecamere, tra cui quelle negli specchietti, l’ausilio al parcheggio dell’auto impedisce di grattare i cerchi contro i marciapiedi ''neppure se lo voleste fare apposta'', dice ancora Fisker
La Ocean è un’outsider, fabbricata in Europa dalla Magna di Graz per conto della Fisker Inc, azienda californiana nata sulle ceneri della Fisker Automotive, la prima, sfortunata, avventura imprenditoriale su larga scala dell’ex designer Aston e BMW Enrik Fisker. La nuova azienda avrà miglior sorte? Presto per dirlo, ma il primo veicolo della gamma, a dispetto di ciò che si sarebbe portati a pensare vedendo l’ennesima sport utility a batteria aggiungersi alle tante sul mercato o in arrivo, ha alcuni elementi di curiosità che meritano una seconda occhiata. Vediamoli in queste schede.