Renault Talisman
Al volante della Sporter
Se in versione tre volumi, lanciata all'inizio dell'anno, obiettivamente se ne sono viste poche (le vendite sono circa 30 al mese in Italia), è con la familiare che la Renault Talisman punta a recuperare lo spazio perduto negli ultimi anni nel segmento D (l'obiettivo dichiarato è di arrivare a 300 al mese, dieci volte tanto la tre volumi). Pur ribadendo che non ha nulla a che fare con la vecchia Laguna, la Sporter deve recuperare i suoi "aficionados" e conquistarne di nuovi. Per farlo, deve ovviamente dimostrare di non temere le solite premium tedesche, almeno dal punto di vista tecnologico, e di saper offrire quel giusto compromesso di raffinatezza a bordo, confort ed economia di gestione per sfidare le rivali dirette, come VW Passat, Ford Mondeo, Peugeot 508 e Opel Insignia.
Quattro ruote sterzanti e sospensioni regolabili. La piattaforma su cui nasce è sempre la cosiddetta modulare CMF, la stessa della monovolume/crossover Espace e della Suv Kadjar, oltre che delle cugine Nissan Qashqai e X-Trail, e ha già dimostrato le sue qualità. La Talisman in versione berlina (provata su Quattroruote di marzo) ha convinto per l’agilità, nonostante le dimensioni, e le ottime qualità stradali. E la Sporter non vuole essere da meno. Non per niente si ritrova il sistema 4Control (optional da 1.750 euro sulle Intens, di serie sulle Initial Paris), ovvero le quattro ruote sterzanti, abbinate alle sospensioni regolabili. In pratica, fino a 60 km/h (o a 80 km/h se si viaggia in modalità Sport) le ruote dietro girano all’opposto di quelle anteriori (fino a 3,5° in manovra), per ridurre il diametro di sterzata, e a velocità superiore vanno nella stessa direzione (fino a 1,9°), consentendo di pennellare traiettorie più sicure e precise. Mentre il tasto del Multi-Sense sulla plancia permette di selezionare la modalità di guida più adatta al percorso, tra Comfort, Eco e Sport, oppure agendo singolarmente sui dispositivi di sicurezza e su parametri come sterzo, sospensioni, motore e cambiate dell’Edc.
Motori. Anche nel caso della station wagon, il motore di punta è l’1.6 dCi Twin Turbo da 160 CV, capace di dimostrarsi tutt’altro che sottodimensionato. Come dice il nome, ha due turbo: uno piccolo, efficace fin dai bassi regimi, per una guida fluida ai bassi regimi, e uno grande, che assicura potenza e prestazioni quando si spinge di più. Il turbodiesel si abbina in modo del tutto soddisfacente al cambio a doppia frizione a sei marce, rapido e morbido nei passaggi di marcia. Mai ruvido o rabbioso, ha poco da invidiare agli automatici con convertitore di coppia e si conferma gradevole in ogni situazione. A differenza della Espace, non ha la cloche in stile aeronautico, con tanto di comandi elettrici shift-by-wire, ma una leva più classica e rassicurante, in sostanza più adatta allo stile della vettura. In ogni caso, pur in un’atmosfera più tradizionale, si ritrovano diversi elementi dell’Espace. A partire dall’enorme schermo tattile (da 8,7” sulla versione guidata, ma da 7” con l’allestimento base), messo in verticale, come un grande smartphone, con tanto di possibilità di suddividere come si vuole lo schermo, nonché di utilizzarlo intuitivamente con comandi touch, anche per sfogliare o zoomare con due dita.
In vendita da giugno. La Talisman Sporter arriverà a breve nelle concessionarie (con una open week dal 13 al 18 giugno), con prezzi ritoccati di 1.000 euro precisi rispetto alla berlina, e quindi a partire da 30.600 euro per la turbodiesel base, la 1.5 dCi 110 CV manuale (disponibile anche con il cambio Edc a sei rapporti optional), fino ai 44.200 dell’1.6 dCi Twin Turbo 160 CV Initial Paris, con tutto di serie, dai cerchi da 19” ai sedili elettrici di pelle con funzione massaggio, e ovviamente il punto forte di questo modello, ovvero il 4Control.
Andrea Sansovini