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Skoda Vision iV
Al volante della concept elettrica

Omar Abu Eideh
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Passa per una Suv coupé il futuro elettrico della Skoda, delineato dal prototipo Vision iV presentato allo scorso Salone di Ginevra. Rappresenta un’anticipazione più che concreta della prima auto a batteria della Casa boema, attesa sul mercato nel corso del 2020: il modello definitivo avrà sembianze estremamente simili a quelle della concept che abbiamo guidato nei pressi dell’aeroporto di Praga.

Luce e silenzio. È un’esperienza di guida quasi rigenerante quella offerta dalla Vision iV per via dell’intrinseca silenziosità della meccanica elettrica e dell’ariosità dell’abitacolo. Quest’ultimo, complice l’assenza del tunnel centrale, è particolarmente spazioso ed è inondato di luce proveniente dal tetto panoramico in cristallo. Sensazioni che si percepiscono anche da fuori, osservando le portiere con apertura ad armadio che, però, saranno di tipo convenzionale sul modello si serie, dotato pure di montante centrale. La dinamica di marcia, ovviamente, è da prototipo: la taratura dello sterzo presenta una demoltiplicazione marcata, la frenata risulta spugnosa e l’assetto è rigido, complici i cerchi da 22”. Ma è inutile prendere queste considerazioni a riferimento: la Vision iV è pur sempre un prototipo, una sorta di laboratorio concettuale su ruote. Non sfugge, comunque, il carico tecnologico del veicolo, dotato di guida autonoma di Livello 3 e completo di laser, sensori radar, telecamere che rimpiazzano i retrovisori e funzionalità di parcheggio automatico. Insomma, il benessere del guidatore è stato messo al primo posto nella progettazione del veicolo, tanto che la Vision iV monitora costantemente i parametri vitali del driver, a cominciare dalla sua frequenza cardiaca: in caso di emergenza l’auto è persino in grado di frenare automaticamente e allertare i soccorsi.

Rivoluzione boema. Lunga 4,66 metri, la Vision iV rappresenta una sintesi di quanto la Skoda proporrà alla sua clientela negli anni a venire: in primis per via della meccanica 100% elettrica, che sfrutta il pianale modulare Meb del gruppo Volkswagen, dedicato ai veicoli a emissioni zero. Sotto la sua atletica carrozzeria la Vision iV nasconde una meccanica a trazione integrale che beneficia di due motori elettrici, capaci di erogare una potenza complessiva di 306 CV. La batteria da 83 kWh assicura un'autonomia di 500 chilometri (Wltp), l'80% dei quali ripristinabili in circa mezz'ora sfruttando la ricarica rapida. Brillanti le prestazioni annunciate: 0-100 km/h in 5,9 secondi e 180 km/h di velocità massima.

Fra stile e tradizione. Naturalmente, un’auto così importante per la Skoda meritava un linguaggio stilistico proprio: per questo la Vision iV ne propone uno destinato a fare scuola sui futuri modelli della Casa. L’identità del veicolo si delinea in special modo al frontale, dove spicca una fanaleria Matrix Led dalle forme tridimensionali e senza soluzione di continuità con la calandra anteriore quadrangolare: un insieme solcato e reso più personale da una striscia luminosa che si estende in senso orizzontale. La stessa conferisce riconoscibilità al mezzo e omaggia la manifattura boema del cristallo, materiale con cui è realizzato anche il logo anteriore presente sul cofano. Parafanghi muscolosi e una silhouette sfuggente definiscono una fiancata dove spicca una cospicua nervatura che mette in tensione l’insieme, reso più pulito dall’assenza delle maniglie. Altro cardine progettuale è, come da tradizione Skoda, l’ampia volumetria interna (il bagagliaio ha una capacità di 550 litri), visivamente evidenziata dalla plancia a sviluppo orizzontale, di aspetto quasi fluttuante, mentre strumentazione e infotainment sfruttano schermi quadrangolari ad alta definizione. Il tutto è impreziosito da dettagli come la pelle scamosciata sintetica, che riveste plancia e pannelli porta, e dalle modanature di legno di betulla.