Autostrade
La bufala dei pedaggi basati sulle emissioni
Macché pedaggio green. La notizia che da qualche giorno circola in rete circa l’introduzione di un sistema tariffario autostradale basato sulle emissioni inquinanti delle auto o addirittura sulla loro alimentazione è una bufala. Il cosiddetto decreto infrastrutture del 21 maggio 2025 n. 73, infatti, pur intervenendo sulla disciplina delle concessioni autostradali, non ha previsto alcuna modifica della norma che regola le tariffe, come invece qualcuno aveva ipotizzato. Disciplina che non era stata modificata nemmeno dalla legge sulla concorrenza approvata il 16 dicembre 2024 che, anzi, nella parte dedicate alle autostrade ribadiva i principi cardine sui quali si basa il complesso sistema di calcolo dei pedaggi. E che, a questo punto, vale la pena riassumere.
Il pedaggio. Il pedaggio è disciplinato dall’Autorità di regolazione dei trasporti (Art) sulla base di un complesso meccanismo di calcolo. Semplificando al massimo, concorrono a determinare il pedaggio due variabili fondamentali:
La tariffa unitaria;
La percorrenza.
Basta moltiplicare la tariffa unitaria per i chilometri percorsi per determinare automaticamente l’importo da pagare.
La tariffa unitaria. Molto più complesso, invece, è il meccanismo che determina la tariffa unitaria. E che dipende da altre due variabili:
la classe del veicolo;
l’autostrada (o la tratta autostradale) su cui il veicolo transita.
Come si calcola il pedaggio. Nella pratica, funziona così. Il sistema tariffario attuale prevede cinque classi di veicoli:
A: altezza del veicolo sulla perpendicolare dell’asse anteriore inferiore o uguale a 1,3 metri;
B: Altezza del veicolo sulla perpendicolare dell’asse anteriore superiore a 1,3 metri;
3: Veicoli o convogli a tre assi;
4: Veicoli o convogli a quattro assi;
5: Veicoli o convogli a cinque assi.
Ogni classe ha una sua tariffa unitaria. Le cinque tariffe unitarie, però, non sono le stesse su tutto il territorio nazionale, ma cambiano a seconda dell’autostrada che si sta percorrendo e dipendono sia dalle caratteristiche dell’arteria (le autostrade di montagna, per esempio, hanno tariffe unitarie più alte a causa dei superiori costi di gestione e manutenzione), sia dagli investimenti eseguiti e programmati dalla concessionaria in base al piano economico finanziario (Pef) contenuto nella convenzione con lo Stato. Ovviamente, la tariffa unitaria è adeguata periodicamente in base all’inflazione. In definitiva, per calcolare il pedaggio bisogna individuare le tariffe unitarie in vigore sull’autostrada che si vuole utilizzare, considerare la tariffa unitaria prevista per la propria classe di veicolo e moltiplicare questa somma per i chilometri da percorrere.