Test 1000 punti, MAN TGX vs Scania R Super vs Volvo FH I-Save
Volvo, superpompato. Figlio dell'ultimo restyling apparso nella primavera 2020, l'FH rappresenta perfettamente il concetto del camion di categoria premium: un mezzo da lavoro, ovviamente, ma con una cura del dettaglio sopra la media, oltre a contenuti di livello. Rispetto al modello nato nel 2012, fuori non è cambiato molto, eccetto per i fari e una maggiore attenzione ai dettagli aerodinamici. Dentro, invece, la plancia e la strumentazione hanno fatto un notevole passo avanti tecnologico, tanto nella forma (gli strumenti sono tutti digitali) quanto nei contenuti (nuove funzioni sono state implementate). Ma sotto, soprattutto, sono arrivate le novità più succose: l'I-Save segna il ritorno del turbocompound, la seconda turbina che, tramite una cascata di ingranaggi, aiuta l'albero motore a generare forza. Anzi, a generare coppia, perché a parità di cilindrata e potenza (o quasi) il Volvo si permette di surclassare il MAN di 200 Nm e il pur ottimo Scania di altri 100. Si tratta di raffinata tecnica motoristica, certamente complessa ma efficace (e disponibile anche nella variante da 500 CV e ben 2.800 Nm). A seguire il 6 cilindri c'è l'onnipresente cambio I-Shift, giunto alla sesta generazione, ma ancora perfettamente in grado di soddisfare le esigenze di ogni tipo di trasporto. In coda alla catena un ponte Meritor/ Volvo, rapportato lungo (1:2,31) proprio in virtù della generosa coppia. La cabina Volvo che si può confrontare con la GM del MAN e la R dello Scania è la Globetrotter, un passo sotto la XL a tetto ancor più alto. Ma è già abbastanza sviluppata in altezza anche questa, al punto che è difficile distinguerla dalla maggiore, per lo meno da fuori. Dentro si sfiorano comunque i due metri di altezza libera davanti ai sedili, ridotti di poco sul tunnel che sporge dal pavimento meno di 10 cm.
Danilo Senna
Estratto della prova pubblicata su tuttoTrasporti di febbraio 2022, n. 457.