Austin Rover Mini

La Austin Rover Mini è l’erede dell’originaria auto creata da Alec Issigonis alla fine degli anni Cinquanta. Può dunque essere considerata a pieno titolo l’antenata cha ispirato i modelli degli ultimi decenni, nati dopo l’ingresso del marchio Mini nell’orbita del Gruppo BMW. Le sue varie generazioni si sono susseguite in listino per una quarantina d’anni, restando sempre fedeli al progetto iniziale. I tratti distintivi che hanno attraversato i decenni sono i fari tondi, le ruote di piccolo diametro (inizialmente da soli 10 pollici) e le dimensioni tascabili. La lunghezza supera infatti di poco i tre metri e ciò vale anche per le varianti con coda squadrata Clubman Estate. Gli esemplari più datati popolano le fiere delle auto d’epoca, con le Mini Cooper e Cooper S in cima alle ambizioni dei collezionisti. Tra le inserzioni delle Austin Rover Mini è però più facile imbattersi in auto successive al 1990. Queste beneficiano di alcuni aggiornamenti che ne migliorano la sicurezza e ne riducono l’impatto ambientale. La versione più ricercata è di nuovo la Mini Cooper. La sua impostazione sportiveggiante rende omaggio ai vecchi esemplari vittoriosi anche nei rally. Negli annunci non mancano per anche le Mini Cabriolet, con vistose appendici aerodinamiche, e le Mini Moke. Queste raccolgono l’eredità di un allestimento militare di antica memoria. Sono infatti prive di porte, hanno come tetto una leggera capote e sono in sostanza mezzi da spiaggia o, più in generale, da località turistiche.

I MOTORI DELLA AUSTIN ROVER MINI USATA
Nel corso del tempo sotto il cofano delle Austin Rover Mini si sono alternati vari motori. In chiave storica, a raggiungere i volumi più elevati sono quelli delle versioni d’accesso. Si tratta di unità 850 e 1.000 di cilindrata, dal temperamento abbastanza tranquillo. Venendo invece agli anni Novanta, il motore di cui parlare è soprattutto quello da 1275 cm³ . Questo propulsore può essere alimentato a carburatore (MK5, fino al 1992) oppure a iniezione (MK6) con una potenza di 63 CV e catalizzatore. Tutte le Austin Rover Mini in circolazione hanno due ruote motrici e trazione anteriore. La stragrande maggioranza degli esemplari monta un cambio manuale. Non mancano tuttavia rari casi di vetture a cambio automatico.

PRO E CONTRO DELLA AUSTIN ROVER MINI USATA
Non è certo un caso che la Austin Rover Mini sia una tra le auto più diffuse della storia, con oltre 5,3 milioni di esemplari venduti. Al di là delle considerazioni sulla linea, l’auto ha anche importanti qualità oggettive. La prima è un abitacolo straordinariamente sfruttabile in rapporto alle misure della carrozzeria. Leggerezza e baricentro basso la rendono poi molto divertente da guidare e incredibilmente efficace nei percorsi ricchi di curve. Basti pensare che in una delle sue ultime apparizioni su Quattroruote, sul fascicolo di aprile 1995, fu definita un go kart con tetto sopra. Ciò grazie allo sterzo diretto e al rollio inesistente. Per godere di tutto questo vanno messi in preventivo un po’ di sacrifici. La posizione di guida è scomoda, complice anche il piccolo volante molto inclinato. il bagagliaio è quasi inesistente e può contenere giusto le buste della spesa. Il confort è poi limitato, anche dal punto di vista acustico. La dotazione di sicurezza, infine, è quella di un’auto d’epoca, senza scocca deformabile, airbag o barre di protezione.
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