Smart #1

La smart #1 (il nome si legge hashtag one, all’inglese) è il modello della rivoluzione per la Casa tedesca, ora nell’orbita della cinese Geely. Questo modello ha il compito di far dimenticare la fortwo, l’amatissima citycar tascabile a due posti, e di traghettare il brand verso il futuro. Si tratta di una Suv elettrica caratterizzata da forme morbide e tondeggianti. La lunghezza è di 427 cm, mentre larghezza e altezza sono rispettivamente di 182 e 164 cm. L’interno della smart #1 appare ampio, nonostante la plancia imponente si protenda tra i posti anteriori. Lo stile è moderno ma a livello di qualità delle finiture emergono luci e ombre. Diversi componenti sono infatti realizzati in plastica rigida. I tasti fisici sono ridotti ai minimi termini. Il touchscreen centrale accentra un sacco di funzioni - anche la regolazione degli specchietti retrovisori, tanto per fare un esempio - e orientarsi tra i menù è laborioso. In ogni caso la parte relativa all’infotainment non è male, con risposte veloci, grafiche gradevoli e un assistente virtuale molto solerte e preciso.

I MOTORI DELLA SMART 1
Passando in rassegna gli annunci si trovano in sostanza un paio di motorizzazioni elettriche. Questo modello non è infatti mai stato venduto con classici motori endotermici a benzina, turbodiesel e neppure ibridi. La smart #1 in configurazione standard monta un motore posteriore sincrono a magneti permanenti da 272 CV e 343 Nm di coppia. A dispetto della impostazione familiare della vettura anche questa versione sembra privilegiare prestazioni sportiveggianti sull’efficienza generale. L’accelerazione 0-100 avviene pertanto in 6,4 secondi mentre l’autonomia dichiarata va dai 310 km degli esemplari con batteria da 49 kWh ai 440 delle vetture con accumulatori da 66 kWh. Questi ultimi equipaggiano invece sempre le varianti bimotore della smart #1, come quella firmata Brabus. L’aggiunta di un secondo motore anteriore, oltre a dar vita alla trazione integrale, porta potenza e coppia massime rispettivamente a 428 CV e 584 Nm.

PRO E CONTRO DELLA SMART 1
La smart #1 avrà anche fattezze da crossover compatta ma offre un’abitabilità degna di una monovolume. Ciò vale sia per chi siede davanti sia per chi è destinato ad accomodarsi sul divano. Questo può anche scorrere per una migliore gestione dello spazio a bordo e per ampliare il bagagliaio. Il vano di carico risente purtroppo della presenza del motore e la sua capacità dichiarata va dai 273 ai 411 dm3, comunque ben inferiore alla media della categoria. Sotto il cofano c’è un piccolo frunk da 15 litri per i cavi di ricarica. Sparsi per l’abitacolo ci pure sono tanti vani portaoggetti, utili nell’uso quotidiano. Quanto al comportamento su strada, la smart #1 si dimostra rapida a entrare in curva e dotata di una buona tenuta di strada. Il retrotreno è però allegro, tenuto per fortuna a bada da interventi tempestivi - ma un po’ bruschi - dell’Esp. Dal canto loro le sospensioni risultano confortevoli e fanno sentire solo le asperità più accentuate. Ottima la frenata, potente, resistente e ben modulabile. Sul fronte della sicurezza la #1 vanta una dotazione di Adas completa per una guida assistita di livello 2.
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