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Concept

Ferrari
L’hypercar digitale, ponte fra tradizione e futuro 

Andrea Stassano
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Ferrari - L’hypercar digitale, ponte fra tradizione e futuro 

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Ferrari - L’hypercar digitale, ponte fra tradizione e futuro 

Nel corso delle spettacolari e bagnate Finali Mondiali Ferrari al Mugello c’è stato spazio per un omaggio al passato e uno sguardo al futuro insieme. La sintesi è la F76, la prima hypercar digitale del Cavallino rampante, che celebra, nella sigla, e nell’anno della terza vittoria di fila della 499P a Le Mans, il primo successo in rosso alla “24 Ore” francese, ottenuta nel 1949 da Chinetti-Selsdon, sulla 166 MM barchetta Touring.

Concept virtuale

La F76 non è un’auto come l’immaginiamo,;fatta e finitya, ma un progetto avveniristico virtuale che abbina la tradizione sportiva Ferrari all’innovazione del design e delle tecnologie digitali, spingendosi a prefigurare come potrebbero essere le hypercar di domani del Cavallino. Pensata per i clienti dell’esclusivo programma Hyperclub, la F76 è uno dei pilastri digitali dell’iniziativa lanciata dalla Casa per sostenere i prototipi 499P impegnati nel Mondiale endurance, un’esperienza da vivere per i clienti di fianco alla squadra ufficiale.  

Ideata dal Centro Stile

La concept digitale, frutto del Centro Stile del Cavallino guidato da Flavio Manzoni, è un manifesto di design, che ridefinisce i confini dello stile automobilistico, grazie a un approccio nel quale forma, funzione e performance si fondono. A livello estetico la F76 si caratterizza per la doppia fusoliera - quasi una biposto-corsa futuristica -, per i profili alari e le geometrie raffinate, pensati per esaltare le prestazioni, proponendo qualcosa di nuovo. Spicca, dunque, la separazione tra la cellula del pilota e quella del passeggero, che allinea l’ingombro delle ruote con quello delle cabine, consentendo un’interazione inedita fra fondo vettura e carrozzeria. Con un canale centrale che trasforma il corpo vettura in un’ala, sfruttando al top l’effetto suolo. In pratica, i flussi d’aria sulla macchina si dividono nel frontale per ricongiungersi nel posteriore, dove una seconda ala sovrasta le due code. Qui ci sono due profili verticali che sottolineano una carreggiata importante, con le quattro luci incastonate nell’ala.  

Fascia sospesa

Nel muso, svetta una fascia sospesa tra i parafanghi, che porta all’estremo il concetto di ala flottante della F80. Le due coppie di fari a scomparsa, posizionate sotto la fascia sospesa, sono un punto di contatto tra i gruppi ottici sollevabili anni 80 e i possibili temi del futuro. Di lato, spiccano i tagli verticali d’ispirazione F80, a conferma che gli stilemi offerti dal modello si potrebbero ritrovare nelle future hypercar Ferrari. Inoltre, nella zona centrale delle due fusoliere spicca una livrea tridimensionale, con branchie laterali, un tema iconico su alcune Rosse del passato. La F76 mostra anche una sfida nel campo della progettazione strutturale, con novità per ciò che riguarda i volumi dell’abitacolo.  

Condividere le emozioni

Gli interni sono stati pensati per esaltare la condivisione e l’esperienza di guida: due cockpit distinti, che sfruttano la tecnologia drive-by-wire, e permettono a entrambi gli occupanti - che potrebbero essere anche un istruttore e l’aspirante pilota - di vivere insieme in tempo reale le sensazioni della guida. E in tutto ciò i clienti, nei tre anni dell’Hyperclub, hanno avuto un ruolo, dato che hanno potuto creare la propria F76, diventando parte attiva di una community esclusiva e innovativa.