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Curiosità

FCA
Le italiane costruite in Polonia – FOTO GALLERY

Alessandro Mirra
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FCA - Le italiane made in Poland – FOTO GALLERY

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Fiat 126. L’auto ideata per affiancare e poi sostituire la Fiat 500 d’antan entra in produzione in Italia nell’ormai lontano 1972. L’assemblaggio polacco avviene a partire dal 1973 nello stabilimento di Bielsko-Biala, per poi essere affiancato da quello di Tichy dal 18 settembre 1975 e tornare infine nella prima fabbrica, dal 1991 al 2000. In totale sono 3.318.674 le 126 prodotte in Polonia.

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Fiat 127. Sono solo 380 le unità prodotte a Bielsko-Biala, dove oggi, invece, si producono i motori di piccola cilindrata di FCA. Per la precisione, sono 227 gli esemplari assemblati nel 1974 e 153 nel 1975. Una minuzia, rispetto agli oltre 5,1 milioni complessivi di questa vettura.

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Fiat Uno. La seconda generazione della vettura torinese è stata prodotta dal 1994 al 2002 anche in Polonia per un totale di 173.416 unità, di cui 28.590 a Tichy e 144.826 a Bielsko-Biala.

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Fiat Cinquecento. Al contrario delle vetture di cui abbiamo parlato finora, questa citycar è stata prodotta solo (e non anche) in Polonia, nello stabilimento di Tichy, in 1.164.525 unità dal 1991 al 1998. Il picco annuale è stato raggiunto nel 1996, con 205.296 esemplari usciti dalla fabbrica.

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Fiat Punto. La vettura di Torino è stata prodotta anche a Tichy in 57.026 unità, oltre che nei nostri stabilimenti di Melfi, Mirafiori e Termini Imerese.

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Innocenti Mille. Dal 1995 al 1997, quando ancora era in produzione la Fiat Uno nello stabilimento di Bielsko-Biala, sulle stesse linee di montaggio veniva assemblata la gemella Innocenti Mille, con numeri più esigui: 14.774 unità.

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Fiat Bravo e Brava. 22.964 sono le loro unità assemblate a Tichy dal 1996 al 2000, di cui 19.122 Brava e 3.842 Bravo. Le due compatte, com’è noto, sono state prodotte principalmente a Cassino.

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Fiat Marea. Del pari, è stata prodotta a Tichy in soli 2.846 esemplari la Fiat Marea: di fatto, la versione a tre volumi della famiglia Bravo/Brava. Anche in questo caso, la sua produzione è avvenuta soprattutto in Italia, tra Mirafiori, Cassino e Rivalta.

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Fiat Palio Weekend. In Italia la Palio non ha mai avuto grande successo, al contrario che nei mercati emergenti. È stata prodotta in America Latina, Asia ed Europa: in particolare, la versione Weekend è uscita in 34.138 esemplari complessivi dalle line di montaggio di Bielsko-Biala e Tichy, dal 1997 al 2004.

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Fiat Siena. Di fatto, la versione a quattro porte della Palio, prodotta anche tra Bielsko-Biala e Tichy in 50.151 unità dal 1997 al 2002.

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Fiat Seicento/600. Al pari della sua progenitrice Cinquecento, è stata assemblata solo a Tichy. Le unità prodotte dal 1997 al 2010 sono state 1.328.973. Fino al 2005 la vettura è stata venduta con il nome di Seicento, traslitterazione di quello storica Fiat nata negli anni 50. Con l’ultimo aggiornamento, si è optato per il nome in cifre.

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Fiat Panda. La seconda, attesissima, generazione della Panda è stata prodotta solo a Tichy in 2.154.854 esemplari dal 2003 al 2012. 

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Fiat 500. Le 500 del terzo millennio prodotte a Tichy dal 2007 sono finora 2.302.362. Il dato, aggiornato allo scorso 18 novembre, comprende anche le varianti scoperte (''C'') e a marchio Abarth (500/595/695). La produzione di altre 500, quelle destinate ai mercati d’Oltreoceano, è avvenuta per otto anni a Toluca, in Messico.

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Lancia Ypsilon. L’ultima generazione dell’utilitaria torinese viene tuttora prodotta a Tichy, per poi essere venduta sul solo mercato italiano. Gli esemplari finora assemblati sono 500 mila. Il dato, in questo caso, è aggiornato al 15 novembre.

Lo scorso 18 novembre, il gruppo FCA ha festeggiato nello stabilimento di Tychy i 12 milioni di veicoli usciti dalle linee di montaggio della Polonia. Un traguardo raggiunto con una Fiat 500 rossa, pochi giorni dopo aver celebrato il mezzo milione di Lancia Ypsilon prodotte nella stessa fabbrica della Slesia, tra le più moderne del gruppo italoamericano.

La piccola polacca. Due modelli dalla spiccata vocazione modaiola, ben lontani quindi dall’immagine della 126P, la Polski Fiat per eccellenza, povera e spartana, ma amatissima in Polonia, ancor più che nel Belpaese. Del resto, la più piccola auto della serie 120 ha motorizzato il popolo polacco al pari della 500 in Italia e della Seat 600 in Spagna. Un aspetto di cui abbiamo parlato anche nel 2017, dandovi la notizia di un esemplare donato a Tom Hanks.

I due stabilimenti. Proprio la produzione della 126, avviata nel 1973 a Bielsko-Biala, ha inaugurato nel 1975 le linee produttive di Tichy, affiancando così l’altro stabilimento polacco e quelli italiani dove la vettura veniva prodotta già nel 1972 (in seguito la Polonia sarebbe diventato l’unico paese di assemblaggio della citycar). Anche l'impianto di Bielsko-Biala era, all’epoca, una novità: prima di avviare l’assemblaggio della 126 (o meglio, della 126P) in collaborazione con la Fiat, la FSM (Fabryka Samochodów Małolitrażowych, “Fabbrica di autovetture di piccola cilindrata”) era operativa da soli due anni, con la produzione della FSO Syrena.

La rassegna. Ed è proprio con quest’ultimo modello, “sfornato” a Bielsko-Biala in  344.099 unità fino al 1983, che prese il via una serie di veicoli prodotti negli attuali stabilimenti di FCA Poland, più volte ammodernati dalla casa torinese a partire dal 1992, con un investimento di 2,5 miliardi di euro. Una lunga serie che, come dicevamo, ha raggiunto nelle scorse settimane il traguardo di 12 milioni di unità: fatta eccezione per la FSO Syrena e per alcuni furgoni (ci sono anche 2.893 esemplari di Fiat Ducato e 2.732 di Iveco Daily), si tratta di automobili dei marchi Fiat, Lancia e Innocenti, che raccogliamo nella nostra galleria di immagini.