BMW Z8 - I 20 anni della roadster bavarese – FOTO GALLERY
Il prototipo. Nel 1997 viene presentata al Salone di Tokyo la concept Z07, che esplora la possibilità di produrre una roadster alto di gamma in grado di competere con la Mercedes SL.
L’ispirazione. Il nome e lo stile della vettura sono un omaggio alla BMW 507, la celebre roadster prodotta dalla Casa bavarese nella seconda metà degli anni 50. Quello nella foto è l’esemplare con il telaio n. 70079, consegnato a Elvis Presley il 20 dicembre 1958: sottoposto a un accurato restauro della durata di due anni, ha fatto bella mostra di sé al Concorso d’eleganza di Pebble Beach del 2016.
La paternità. Lo stile della concept Z07 è frutto della creatività di Chris Bangle, capo del design BMW dal 1992, e di Henrik Fisker, che nel 2007 fonderà negli Usa la casa automobilistica Fisker.
Coperta. Al Salone di Detroit del 1998, la Z07 viene presentata nella versione a tetto rigido, quando ormai è segnata la strada verso la produzione della roadster.
Il lancio commerciale. La vettura di serie viene lanciata sul mercato nell’aprile del 2000, 20 anni fa, dopo essere stata presentata nella sua forma definitiva al termine del 1999 al Salone di Los Angeles.
Bond Car. Nello stesso periodo in cui la vettura viene presentata a Los Angeles, fa bella mostra di sé al cinema nella pellicola ''Il mondo non basta'' come auto dell’agente 007, interpretato da Pierce Brosnan.
Il bis. L’operazione di product placement riprende quella già attuata con successo nel 1995, quando la BMW colse l’occasione per mostrare al mondo l’indimenticabile Z3 grazie a un’altra pellicola della saga dell’agente segreto James Bond, ovvero ''GoldenEye''.
Roadster col Karma. Nel frontale si evince la mano di Henrik Fisker che, anni dopo, omaggerà il doppio rene a sviluppo orizzontale della Z8 con la calandra ''spezzata'' della sua Fisker Karma, presentata nel 2008 al Salone di Detroit.
La silhouette. A sottolineare il profilo da squalo della vettura è soprattutto la presenza delle branchie laterali, che integrano il logo BMW e rendono omaggio alla 507. La Z8 è lunga 4,4 metri, larga 1,83 e alta 1,31, con un passo di 2 metri e mezzo.
Gli interni. L’abitacolo della vettura, con la caratteristica strumentazione collocata al centro della plancia. Non è una soluzione che trae ispirazione dalla 507: il cockpit della storica roadster, al contrario, ha un posizionamento più tradizionale, dietro al volante.
Lo spaccato. La vettura, con un telaio a traliccio d’alluminio, è dotata di un motore V8 di 4.9 litri da 400 CV. Quanto alle sospensioni, quelle all’avantreno sono di tipo MacPherson, mentre quelle posteriori sono multilink. Il cambio è un manuale a sei rapporti.
Il test. La prova della BMW Z8 viene pubblicata sulla nostra rivista nel luglio del 2000. ''Dopo giorni e giorni di prove, test e misurazioni, basta guardarla per restarne affascinati'', le nostre parole.
Al top. In pista la vettura, peraltro provata con Dsc disinserito, si mostra ''ineccepibile: il retrotreno segue sempre fedelmente le traiettorie impostate dall’avantreno, anche quando lo si sollecita con brusche manovre d’emergenza''.
Quasi alla pari. Sul piacere di guida di questa vettura gioca un ruolo importante la ripartizione dei pesi: il 51% della massa, da noi misurata in 1.760 kg con il pilota e il pieno carburante, grava sull’avantreno e il 49% al retrotreno. Il motore e il cambio sono collocati in posizione arretrata, verso l’abitacolo.
Speciale. Quello nella foto è uno dei 555 esemplari della V8 Roadster Limited Edition, prodotta dal celebre costruttore Alpina sulla base della BMW Z8 ed equipaggiata con il V8 di 4.8 litri della 540i, meno potente (375 CV) ma con più coppia (519 Nm). Nel 2018, l’esemplare nella foto viene battuto a un’asta Sotheby’s a 401 mila dollari (circa 370 mila euro al cambio attuale).
La spider della Mela. Un altro esemplare della BMW Z8 viene battuto ancora a un’asta Sotheby’s nel 2018, in questo caso per 278.500 euro. La sua peculiarità? Guardate la targa: il proprietario della vettura era Steve Jobs.
Instant Classic. Del resto, quando arriva sul mercato, la BMW Z8 è un tipico (e raro) caso di instant classic. Nel 2000 costa 240 milioni di lire (circa 124 mila euro), ma dopo soli 20 anni vale già 225 mila euro, se in ottime condizioni.
Le auto del futuro. Nella foto, la BMW Z8 con le altre vetture della Serie Z all’epoca note: la Z1, la Z3 e la Z4 di prima generazione. La Z sta per ''zukunft'', ovvero ''futuro''.
Da museo. La BMW Z8 esce di produzione nel 2003, dopo 5.705 esemplari assemblati. Ovviamente, conserva un posto d’onore nella collezione del BMW Museum di Monaco di Baviera.
Dalla strana Z1 con le portiere a scomparsa all’attuale Z4, le BMW della Serie Z, si sa, hanno sempre avuto un fascino particolare. Se poi parliamo di una roadster alto di gamma come la Z8, siamo allora di fronte a una vera e propria instant classic. La due posti, che ha debuttato al cinema alla fine del 1999 nel film “Il mondo non basta” della saga di 007, festeggia 20 anni dal suo lancio commerciale, avvenuto nella primavera del 2000. Prodotta in poche migliaia di esemplari, tutti con motore V8, anche a marchio Alpina, è oggi molto ricercata dai collezionisti, disposti a sborsare cifre decisamente superiori a quello che era il suo (già salato) prezzo di listino. Del resto, stiamo parlando di "un'auto nata per stupire e far sognare", come abbiamo scritto su Quattroruote di aprile del 2000. E oggi, a due decenni di distanza, ne ripercorriamo la storia e le caratteristiche nella nostra galleria di immagini.