Design - L’arte di Shiro Nakamura
Isuzu 4200R (1989). Viene presentata al Salone di Tokyo: Nakamura, agiovane designer, firma una sportiva a motore centrale con un V8 di 4.2 litri pensata per l’Europa. Mai prodotta.
Isuzu Vehicross (1993). Concept presentata al Salone di Tokyo, si caratterizza per i “denti” in titanio nella griglia e le striature nelle fiancate. Ne vennero costruite poco meno di seimila, la maggior parte delle quali vendute negli Stati Uniti.
Isuzu Vehicross (1993). Prodotta dal 1997 al 2001, montava gli stessi motori della fuoristrada Isuzu Trooper e disponeva di una trazione integrale evoluta per quegli anni, controllata elettronicamente dal sistema Torque on Demand della BorgWarner.
Nissan 350Z (2002). Il modello che segna il ritorno della ''Z'' della Nissan: una sportiva che con le sue linee ha rivoluzionato il linguaggio stilistico della precedente 300Z. Il primo modello monta un V6 di 3.5 litri da 300 CV, capace di garantire uno scatto da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi e di raggiungere una velocità massima (autolimitata) di 250 km/h.
Nissan 350Z (2002). Nel 2005 esce una versione speciale per i 35 anni della 240Z, con carrozzeria gialla. Nel 2007 la potenza viene portata a 313 CV: lo “zerocento” scende a 5,6 secondi e la velocità di punta sale a 251 km/h.
Nissan Micra (2002). Linee curve con tetto ad arco per la terza generazione dell’utilitaria giapponese, che con la serie precedente era diventata una delle best seller in Europa. Lo stesso Nakamura ne definì lo stile “un’evoluzione rivoluzionaria”.
Nissan Murano (2002). Suv premium, viene presentata al Salone di New York nel 2002. Arriverà in Italia solo due anni più tardi. Con questo modello, la Nissan inaugura il linguaggio stilistico “Sculpture in motion”.
Nissan Pivo Concept (2005). Dietro le linee manga di questa concept elettrica a tre posti c’è un abitacolo capace di ruotare su se stesso per evitare le manovre in retromarcia, nonché una telecamera a 360° (innovazione).
Nissan Pivo 2 Concept (2007). Il “sequel” migliora l’esistente, aggiungendo all’abitacolo rotante anche le ruote che girano di 90° e permettono all’auto di muoversi lateralmente. Sterzo e freni erano controllati dalla tecnologia by-wire, oggi sempre più diffusa.
Nissan Qashqai (2007). Il modello che più di tutti ha rivoluzionato il segmento delle Sport Utility, portandolo a diventare il successo che oggi tutti conosciamo. Niente trazione integrale, niente sacrifici in nome dell’avventura: nasce la prima crossover.
Nissan Maxima (2008). Tra una rivoluzione e l’altra, Nakamura progetta anche auto “normali”, come la settima generazione di questo modello, esclusivo per il mercato nordamericano. Il designer riesce comunque a introdurre come elemento distintivo i gruppi ottici anteriori a boomerang.
Nissan Cube (2008). Nakamura disegna la terza generazione della piccola monovolume giapponese, presentata al Salone di Los Angeles. Come molti oggetti di design, il suo stile è divisivo. Arriva anche in Italia, dove viene commercializzata fino al 2014.
Nissan GT-R (2008). Forse l’auto più famosa di Nakamura, responsabile del pensionamento della Skyline. Non più l’evoluzione spinta di una berlina, ma un modello nato fin da subito per essere “solo” una supercar.
Nissan GT-R (2008). Per il suo ritorno, ''Godzilla'' monta un V6 anteriore longitudinale di 3,8 litri, con una potenza di 480 CV (358 kW) e una coppia massima di 588 Nm: in parole povere, è l’auto di serie più potente mai costruita in Giappone.
Nissan 370Z (2009). L’erede della 350Z ne riprende la filosofia, anche se con uno stile più raffinato e rétro, motore più potente e prestazioni migliorate. In Europa se la deve vedere con la Porsche Cayman.
Infiniti Essence (2009). Questa concept è stata realizzata per celebrare i 20 anni del marchio di lusso della Nissan e ha introdotto un linguaggio stilistico tutt’oggi ancora utilizzato, a cominciare dal montante posteriore con cornice convessa.
Nissan Leaf (2010). Presentata nel 2009, è il primo modello elettrico di serie della Casa giapponese, ancora in commercio e giunto alla sua seconda generazione. Il nome, che vuol dire “foglia”, è a sua volta l’acronimo di Leading, Environmentally friendly, Affordable, Family car.
Nissan Juke (2010). Dopo la Qashqai, ecco un altro modello che pone la Nissan un passo avanti rispetto alla concorrenza: la prima crossover compatta, con un design unico, quasi ludico, inconfondibile, e che decreta il successo commerciale dell’auto.
Infiniti M/Q70 (2010). La quarta generazione della berlina di lusso giapponese (che dal 2013 ha preso il nome di Q70) è stata disegnata con la supervisione di Nakamura: rispetto ai modelli precedenti presenta uno stile “bottiglia di Coca Cola”, morbido e retrò.
Infiniti Emerg-e (2012). Le linee della carrozzeria sono quelle sinuose delle altre Infiniti, ma sotto si trovano il pianale della Lotus Evora e un powertrain REV con due motori elettrici al posteriore: 408 CV e 1.000 Nm di coppia, con le batterie ricaricate da un tre cilindri di 1.2 litri.
Infiniti Q30 Concept (2013). Una concept che ha anticipato il modello di serie, realizzato sulla base della Mercedes GLA, e che ha permesso alla Casa giapponese di farsi conoscere (e apprezzare) maggiormente anche in Europa.
Nissan Resonance Concept (2013). Presentata al Salone di Detroit nel 2013, è la prima di tre studi che anticipano le novità stilistiche della Casa giapponese. Linee dinamiche che portano al debutto il frontale con griglia a V.
Nissan Friend-Me (2013). Il secondo prototipo debutta al Salone di Shanghai del 2013: viene sviluppato con la collaborazione del centro di design di Pechino (aperto da poco) e propone interni connessi di nuova concezione.
Nissan Sport Sedan Concept (2014). La terza concept arriva l’anno successivo e traduce le novità stilistiche della Casa giapponese, improntate al dinamismo, su una classica berlina a tre volumi.
Datsun Redi-GO (2014). Nakamura firma le linee di un’utilitaria destinata all’India: sotto le insegne del marchio low-cost nasce una vetturetta che porta nel nome tutta la semplicità e l’immediatezza del progetto stilistico e meccanico.
Nissan Kicks (2014). A sottolineare una volta di più il respiro internazionale che il design di Nissan assume negli anni di Nakamura, la Kicks (presentata al Salone di San Paolo di quell’anno) anticipa una piccola Suv destinata al mercato brasiliano.
Infiniti Q80 Inspiration Concept (2014). Cinque metri di lunghezza e due di larghezza, per soli 1,35 di altezza: così il marchio di lusso della Nissan immaginava il futuro delle berline premium.
Nissan Micra (2017). La quinta generazione dell’utilitaria giapponese (la prossima sarà completamente elettrica) cambia ancora le carte in tavola. Il design è sportivo, spigoloso e slanciato. È l’ultimo modello di produzione firmato da Shiro Nakamura prima di lasciare la Nissan e andare in pensione.
AIM EV Sport 01 (2023). Il designer giapponese collabora con questo marchio, attivo principalmente nello sviluppo di propulsori per le gare endurance, per una sportiva 100% elettrica. L'auto debutta al Goodwood Festival of Speed 2023.
AIM EV Sport 01 (2023). Carrozzeria sinuosa e dimensioni compatte (meno di 4 metri) per un’auto mossa da due motori elettrici che erogano una potenza di sistema di 600 CV. La capacità della batteria non è nota, ma secondo la Casa la vettura dovrebbe percorrere circa 300 km con una carica.
Nei giorni scorsi il designer giapponese Shiro Nakamura, classe 1950, è stato premiato ai CDN Awards 2024 con un più che meritato premio alla carriera: a lui si devono infatti modelli che hanno cambiato il volto - e non solo - dell’automobile moderna, dalla Nissan Qashqai (che ha portato alla nascita delle Suv come le conosciamo oggi) alla sportivissima GT-R, passando per la popolare Juke, due generazioni di Micra e la Leaf. Nella galleria fotografica che potete sfogliare qui sopra proviamo a ripercorrere per immagini la storia dei suoi modelli più importanti, dagli esordi in Isuzu fino all’ultima sportiva elettrica dell'AIM.