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Industria e Finanza

Stellantis
Con la francese Orano per il riciclo delle batterie

Rosario Murgida
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Stellantis - Con la francese Orano per il riciclo delle batterie

Stellantis fa un altro passo per rafforzare la propria posizione nella catena del valore delle batterie per auto elettriche e facilitare l'accesso alle materie prime necessarie per l'elettrificazione: a tal proposito, il gruppo guidato da Carlos Tavares ha firmato un memorandum d’intesa con Orano, multinazionale francese dell'energia nucleare nata nel 2017 da una costola dell'Areva, per creare una joint venture incentrata sul riciclo di accumulatori a fine vita e materiali di recupero provenienti dalle gigafactory in Europa e Nord America.

Produzione nel 2026. La nuova società, che sarà inquadrata nella nuova divisione per l'Economia circolare di Stellantis, potrà avvalersi dei processi innovativi sviluppati da Orano che consentono il recupero di tutti i materiali delle batterie e il successivo riutilizzo per la produzione dei catodi. Inoltre, si focalizzerà sulla cosiddetta "massa nera": si tratta di un elemento risultante dalla triturazione dei dispositivi di accumulo e contenente ulteriori minerali fondamentali come litio, nichel, cobalto e manganese. La massa nera sarà raffinata nell’impianto di Orano in fase di costruzione a Dunkerque e sarà trattata con una tecnologia idrometallurgica in grado di assicurare un tasso di recupero dei metali superiore al 90% e un conseguente riutilizzo per altre batterie. La joint venture avvierà le sue attività produttive nella prima parte del 2026, sfruttando strutture di Stellantis, tra cui il prossimo polo per l'economia circolare di Mirafiori a Torino, e fornirà ai partner del gruppo automobilistico, alla rete di post-vendita e ad altri costruttori soluzioni per gestire le batterie a fine vita e i materiali di recupero provenienti dalle gigafactory.