Mini 2021
Tutte le novità del restyling - VIDEO
Vent’anni fa nasceva la Mini moderna, quella della famiglia BMW. Oggi, l’ultima generazione si aggiorna con un restyling in punta di matita, non certo urlato, ma sufficiente a rendere più moderna e al passo della concorrenza la piccola premium anglo-tedesca. Le novità estetiche nascondono aggiornamenti tecnici e per la sicurezza che rinnovano tutte le versioni: non solo tre porte e Cabriolet, ma anche la sorella maggiore a cinque porte e l’elettrica Cooper SE. Già ordinabili, le nuove Mini 2021 sono proposte in Italia con prezzi a partire da 20.600 euro: le prime consegne sono previste per il prossimo mese di maggio.
Calandra generosa. Il dettaglio più evidente è la nuova calandra, più massiccia e imponente grazie alla cornice in nero lucido (in alternativa a quella cromata standard), che si allunga sino alla presa d’aria inferiore. La parte centrale, riservata alla targa, abbandona il classico nero per diventare in tinta con la carrozzeria. Non solo, i fendinebbia che erano integrati in basso hanno lasciato il posto a due feritoie verticali che migliorano l’efficienza aerodinamica dell’auto. Così rivisto, il nuovo frontale restituisce un colpo d’occhio diverso, più pulito e moderno rispetto al passato.
Fari a Led di serie. Anche il posteriore guadagna inserti in nero lucido e riprende il motivo anteriore per la parte bassa intorno agli scarichi, eliminando i due retronebbia, sostituiti da un unico punto luce, al centro del paraurti, proprio sopra gli scarichi. Tutta la fanaleria della Mini 2021 sfrutta la tecnologia Led, indicatori di direzione compresi. Volendo, c’è anche la possibilità di avere i proiettori anteriori Matrix Led con funzione svolta e abbaglianti automatici.
Mai visto un tetto così. Da sempre Mini fa rima con personalizzazione e l’ultimo restyling non fa certo eccezione. La novità è il nuovo tetto multitono opzionale. Realizzato con un’innovativa tecnica di verniciatura, sviluppata nello stabilimento di Oxford, presenta sfumature che vanno dal Blu San Marino al Pearly Aqua fino al Jet Black. Una tecnica particolare che, creando lievi differenze nelle transizioni di colore, offre a ogni cliente un tetto pressoché unico. Rimangono a listino le classiche varianti Jet Black, Aspen White e Melting Silver, oltre al Chili Red della John Cooper Works. La palette di colori per la carrozzeria si arricchisce di tre nuove tinte: Rooftop Grey, Island Blue metallizzato e Zesty Yellow, quest’ultimo inizialmente disponibile solo per la Cabrio.
Tutto piano black. Non bastasse, ci sono cinque nuovi disegni tra cui scegliere per i cerchi di lega: da 17 pollici (Tentacle Spoke, Scissor Spoke precedentemente disponibili solo per la MINI Cabrio Sidewalk Edition e in una versione nera della variante Pedal Spoke) o 18 pollici nel design Pulse Spoke, con look bicolore. Anche nell’abitacolo si scopre che il numero di elementi cromati è stato notevolmente ridotto in favore del nero lucido: bocchette d’aria, tasti sulla plancia e finiture dello schermo da 8,8 pollici sono tutte in piano black. Sono arrivati anche nuovi rivestimenti per sedili e plancia, il freno di stazionamento elettrico (optional) e un volante sportivo di pelle a tre razze dal nuovo disegno, offerto di serie. Completano il quadro nuove tinte per le luci ambiente e lo schermo, optional, della strumentazione digitale con pannello da 5,5 pollici a colori, completamente configurabile.
Sicurezza rivista ma non al top. Sulla Mini 2021 debutta l’avviso del cambio di corsia, attivo da 70 a 210 km/h. Ancora assente il mantenimento della corsia, ormai diffuso su tante piccole, anche di prezzo ben inferiore. Della lista di aiuti alla guida fa parte anche il cruise control adattivo, ora con funzione Stop/Go che, lavorando da 30 a 140 km/h, non solo mantiene automaticamente la distanza di sicurezza dal veicolo che precede, ma è in grado di arrestare automaticamente l’auto.
Qui motori. Invariata l’offerta dei propulsori che, come per il modello precedente, conta sul tre cilindri benzina di 1.5 litri nelle varianti da 75 CV o 102 delle versioni One, e da 136 CV della Cooper. Si passa, poi, al quattro cilindri 2.0 litri della Cooper S da 178 CV, mentre al top della gamma rimane, come di consueto, la JCW con i suoi 231 CV. Per tutte (elettrica esclusa), cambio manuale a sei marce o automatico a otto rapporti.