Cerca

Nuovi Modelli

Bentley Mulliner Batur
Anticipa il futuro elettrico, ma ha ancora un W12

Mirco Magni
1 / 16

Bentley Mulliner Batur - Anticipa il futuro elettrico, ma ha ancora un W12

2 / 16

Bentley Mulliner Batur - Anticipa il futuro elettrico, ma ha ancora un W12

3 / 16

Bentley Mulliner Batur - Anticipa il futuro elettrico, ma ha ancora un W12

4 / 16

Bentley Mulliner Batur - Anticipa il futuro elettrico, ma ha ancora un W12

5 / 16

Bentley Mulliner Batur - Anticipa il futuro elettrico, ma ha ancora un W12

6 / 16

Bentley Mulliner Batur - Anticipa il futuro elettrico, ma ha ancora un W12

7 / 16

Bentley Mulliner Batur - Anticipa il futuro elettrico, ma ha ancora un W12

8 / 16

Bentley Mulliner Batur - Anticipa il futuro elettrico, ma ha ancora un W12

9 / 16

Bentley Mulliner Batur - Anticipa il futuro elettrico, ma ha ancora un W12

10 / 16

Bentley Mulliner Batur - Anticipa il futuro elettrico, ma ha ancora un W12

11 / 16

Bentley Mulliner Batur - Anticipa il futuro elettrico, ma ha ancora un W12

12 / 16

Bentley Mulliner Batur - Anticipa il futuro elettrico, ma ha ancora un W12

13 / 16

Bentley Mulliner Batur - Anticipa il futuro elettrico, ma ha ancora un W12

14 / 16

Bentley Mulliner Batur - Anticipa il futuro elettrico, ma ha ancora un W12

15 / 16

Bentley Mulliner Batur - Anticipa il futuro elettrico, ma ha ancora un W12

16 / 16

Bentley Mulliner Batur - Anticipa il futuro elettrico, ma ha ancora un W12

Per dare il via al loro nuovo corso stilistico, a Crewe hanno deciso di strafare. Perché la nuova Mulliner Batur svelata alla Monterey Car Week non solo anticipa il design delle Bentley del domani, ma è anche l'auto di serie più potente mai costruita dalla B Alata. E - notizia - non è elettrica. Perché la vita del W12 britannico non cesserà prima di qualche anno e, fino al completamento della strategia che porterà il marchio a produrre solo Ev, continuerà a pulsare nei cofani delle lussuose vetture britanniche.

Look elettrico, cuore termico. È una sorta di anello di congiunzione, la Batur. Perché ci consente di dare uno sguardo all'estetica delle future elettriche di Crewe, nascondendo però sottopelle una meccanica derivata dalla Continental GT. Là davanti c'è un dodici cilindri, mentre all'interno dell'abitacolo traspare tutta la cura artigianale tipica del brand inglese, che si abbina a una carrozzeria con dettagli ricercati che si fondono con linee filanti ma al contempo muscolose e massicce. Ne verranno prodotte solo 18, tutte già prenotate da affezionati clienti Mulliner che hanno messo sul piatto 1,65 milioni di Sterline, poco meno di 2 milioni di euro: un prezzo da capogiro, soprattutto tenendo conto che questo valore è al netto delle tasse e delle personalizzazioni.

Dodici cilindri a W, biturbo. Il cuore della Batur è un W12 di 6.0 litri derivato da quello già utilizzato sui vari modelli della Casa, ma caratterizzato da svariati affinamenti tecnici che hanno consentito di portare la potenza oltre i 740 CV. La coppia è di 1.000 Nm e il tutto è gestito da un cambio automatico doppia frizione a otto rapporti con trazione integrale. L'incremento delle performance è stato reso possibile dall'impiego di un nuovo sistema d'aspirazione, di turbine aggiornate e di nuovi intercooler, oltre che di un'elettronica di gestione rivista. A completare l'opera c'è uno scarico totalmente realizzato di titanio, con  terminali stampati in 3D, una prima assoluta per la Casa di Crewe.

Ibrido a 48V per l'antirollio. Oltre al propulsore, anche molti altri aspetti meccanici sono stati aggiornati. L'assetto, adattivo, è gestito da molle pneumatiche a tre camere, una soluzione che consente al guidatore di scegliere il carattere della vettura, trasformandola da una coupé ultra confortevole a una rigida gran turismo pronta per le curve. A disposizione ci sono le classiche quattro modalità di guida del costruttore - Sport, Bentley, Comfort e Custom -, che agiscono anche sulle barre antirollio. A bordo, infatti, è presente un sistema a 48 volt che consente di contrastare il coricamento laterale dell'auto in maniera quasi istantanea: le barre possono infatti arrivare a fornire fino a 1.300 Nm di coppia in soli 0,3 secondi, agendo indipendentemente sui due assi. Come su altre vetture d'alta gamma del gruppo Volkswagen, il generatore a 48V è applicato direttamente sul propulsore, che quindi risulterebbe classificabile come mild hybrid.

Più affilata con il differenziale elettronico. A completare la scheda tecnica della Bentley Mulliner Batur è presente un differenziale elettronico a slittamento limitato. A esso si abbina il torque vectoring by brake che applica una forza frenante alla ruota interna alla curva per migliorare la guidabilità, un sistema largamente utilizzato da moltissimi costruttori, in quanto molto più semplice rispetto ai torque vectoring veri e propri. Per quanto riguarda l'impianto frenante la Bentley ha scelto un sistema Carbon-Silicon-Carbide (CSiC) con dischi da 440 mm all'anteriore e da 410 mm sul retrotreno, rispettivamente abbinati a pinze a dieci e quattro pompanti. I cerchi, invece, sono da 22" e montano pneumatici Pirelli.

Due posti secchi e oro stampato in 3D. A differenza della Continental GT, la Batur ha un abitacolo a due posti secchi. Una scelta che ha consentito una differente organizzazione dello spazio interno e una rivisitazione del design. Pur mantenendo intatti tutti gli stilemi tipici del marchio, a Crewe hanno ulteriormente evoluto l'impostazione della Bacalar introducendo dei pellami prodotti in Scozia in allevamenti con basse emissioni di CO2, poi tinti con tecniche sostenibili in Italia. A disposizione ci sono anche dei rivestimenti sintetici di Dinamica, che possono essere abbinati a inserti di carbonio o fibre naturali e a pulsanti e leve d'oro 18 carati stampato in 3D.