L’aristocratica Bentley sorge nel 1919, per volontà di William Owen, ma già dopo pochi mesi si trasforma in Bentley Motors Ltd, con un capitale sociale più ricco e in cerca di finanziatori per sviluppare il primo modello, che esce nel 1921: la 3 litre. La vettura ottiene un buon successo, sostenuto anche dalla partecipazione alle corse ispirate dall’upgrading prestazionale cui era stato sottoposto il motore. Proprio l’attività sportiva porta però la Bentley, che intanto era giunta a un’altra ristrutturazione societaria, a una crisi finanziaria, che giunge all’apice nel 1929 con il crollo delle Borse. La produzione delle vetture della Flying B – l’emblema della marca – viene sospesa e nel 1931 la drammatica situazione porta all’acquisizione da parte della rivale per eccellenza: la Rolls Royce. La Bentley diventa una sottomarca della RR e produce gli stessi modelli semplicemente marchiandoli diversamente. La crisi che colpisce la Rolls Royce nel 1973 porta anche la Bentley nelle mani della cordata composta dai gruppi BMW e Volkswagen. Quest’ultima, nel 2003, entra totalmente in possesso del marchio. Gli investimenti fatti dalla nuova proprietà permettono l’aggiornamento dell’Arnage e dell’Azure e, poi, la realizzazione di nuovi modelli: da quelli della serie Continental sino alle Mulsanne e Flyng Spur.

Bentley
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Dopo oltre 105.000 unità prodotte in 20 anni, la Casa ha annunciato che questa peculiare motorizzazione sarà abbandonata definitivamente il prossimo anno in favore dei V6 e V8 turbo elettrificati