Seat Ibiza
Al volante della 1.5 TSI da 150 CV
Tocca alla quinta gnerazione della Seat Ibiza portare al debutto la piattaforma Mqb A0, quella che farà da base a tutte le piccole prossime venture del Gruppo Volkswagen, a cominciare dalla stessa Polo. E gli effetti si vedono subito, se non sul peso (che resta sostanzialmente quello di prima, a fronte di un sensibile incremento della rigidità strutturale) sull'impostazione stessa della vettura: immagine ben piantata per terra, grazie all'allargamento delle carreggiate, e posto di guida piazzato più vicino al suolo, peraltro senza sacrifici in fatto di visibilità, dal momento che pure il parabrezza attacca piuttosto in basso.
1.5 TSI. Il primo contatto è dedicato alla motorizzazione di punta, il 1.500 TSI da 150 cavalli, che peraltro sarà sul mercato solo verso fine anno, a completamento di un lancio commerciale che avrà inizio a giugno. Un motore che punta tutto sulla fluidità di marcia (l'ingresso della sovralimentazione è di fatto inavvertibile) al punto che a sensazione la potenza parrebbe inferiore a quanto effettivamente disponibile. In ogni caso, il quattro cilindri mette in mostra un buon allungo in accelerazione, mentre la ripresa è resa gradevole proprio dalla progressività, oltre a rivelarsi spigliata a dispetto dei rapporti relativamente lunghi (il finale sviluppa circa 50 km/h per 1.000 giri) scelti per il sei marce manuale, contraddistinto da innesti sciolti quanto ben guidati.
In marcia trasmette un'immediata sensazione di compattezza, non comune nella categoria, e soprattutto una bella agilità, assecondata da uno sterzo che, pure lui, si fa apprezzare per la progressività, senza essere un mostro di prontezza. Ad accompagnare il tutto l'assetto relativamente più rigido che distingue l'allestimento FR, quello di intonazione più sportiva, corredato da pneumatici da 18 pollici. Diciamo relativamente perché siamo ben lontani dalla rigidità estrema, così da non inficiare il confort di marcia, che resta senza dubbio uno dei punti di forza dell'Ibiza, e non solo per la qualità dell'assorbimento: l'abitacolo appare ben isolato sia dalla meccanica sia dalla strada, mentre la già citata compattezza non lascia spazio a rumori parassiti. Alla fine c'è soltanto da fare i conti con qualche fruscio aerodinamico di troppo, proveniente dalla zona dei montanti anteriori. Ma nel complesso il primo contatto lascia l'impressione di una vettura magari meno garibaldina, ma di certo più matura e completa di quella che va a sostituire.
Da Barcellona, Massimo Nascimbene