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Suzuki Swift
Al volante della 1.4 Turbo Sport

Massimo Mambretti
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Downsizing e cura dimagrante sono gli ingredienti utilizzati dalla Suzuki per realizzare la nuova interpretazione della Swift Sport. Infatti, la vettura è spinta da un motore di 1.4 litri turbo di 140 CV, con una potenza superiore di appena 4 CV rispetto a quella del 1.600 aspirato utilizzato dalla progenitrice, ma che sviluppa una coppia di 230 anziché di 160 Nm, e blocca l'ago della bilancia a quota 975. Ovvero, a 80 kg in meno della precedente e a quasi a 2 quintali in meno di alcune rivali di analoghe dimensioni, tutte però più potenti.

La dieta aiuta forma e fruibilitá. Il contenimento del peso è dovuto, principalmente, all’architettura portata al debutto un annetto fa dalle altre Swift. Ovviamente, conferisce anche alla Sport un passo più lungo di 2 cm e carreggiate più ampie di 4 cm rispetto alla progenitrice. I loro effetti non determinano solo una favorevole rimodulazione dell'ampiezza dell'abitacolo ma, in questo caso, contribuiscono anche a differenziare il suo comportamento da quello delle precedenti edizioni. Inoltre, concorrono anche a rendere meno brusco l’assorbimento delle irregolarità della strada. Un fattore su cui influisce, naturalmente, anche il settaggio dell’assetto, che tiene anche un po’ in conto il confort. D’altronde, la nuova Swift Sport è offerta solo con carrozzeria a cinque anziché a tre porte sottolineando così, a dispetto della caratterizzazione sportiva delle vesti, che offre la stessa funzionalità delle versioni più tranquille.

Più brillante che sportiva. La metamorfosi che porta la Swift Sport in un ambito meno estremo delle precedenti e che premia la praticità per l'uso quotidiano è evidenziata anche dal carattere. Il 1.400 turbo, infatti, si esprime subito senza esitazioni: grazie all’andamento graduale della robusta coppia nell’arco dei regimi, risponde tempestivamente a ogni sollecitazione dell’acceleratore anche nelle riprese dalle basse velocità, tanto da evitare di ricorrere spesso al cambio a sei marce, correttamente rapportato e ben manovrabile nonché con innesti precisi. Poi, quando si affonda l'acceleratore, spinge con decisione sino attorno ai 5.000 giri, tanto da rendere superfluo protrarre le fasi d'allungo sino in prossimitá del limitatore, ma non tradisce i suoi sforzi con il sound che appaga gli amanti della guida sportiva. E che, detto per inciso, proprio per questo motivo alcune rivali sfoderano attraverso artifici elettronici. Insomma, l’erogazione lineare e la silenziosità di funzionamento suscitano, almeno al primo impatto, la sensazione che sia meno vigoroso di quanto non è in realtà.

Agile e divertente. Il carattere duttile della Sport, che può sorprendere chi si aspetta scariche d'adrenalina a ogni affondo dell’acceleratore, non impone però sacrifici nei confronti della guidabilità. La Swift, infatti, sui percorsi tortuosi è divertente poiché il comportamento è poco influenzato da fenomeni parassiti, sebbene l’assetto in alcune situazioni non contrasti sino in fondo il rollio. In ogni caso, è rapida nell’assecondare i cambi di direzione anche nelle successioni di curve ravvicinate ed è costante nel mantenere la traiettoria impostata e stabile, tanto da relegare i sistemi di gestione del dinamismo al ruolo di osservatori. Sulla sua buona forma atletica si riflettono anche la risposta dello sterzo, anche se ulteriormente migliorabile eliminando l'iniziale esitazione, e l’efficienza dell’impianto frenante, che colloca i parametri d’affidabilità della Sport a un livello elevato.

Ben equipaggiata e in promozione. La Swift Sport è disponibile in un solo allestimento che, però, include tanti sistemi di ausilio alla guida e di sicurezza, nonché tutto ciò che riguarda il confort, la connettivitá e la navigazione. Fino al 31 maggio è in vendita a 18.150 anziché a 21.190 euro.