Analisi Qualità
Com'è fatta la Honda HR-V
Quando un’auto arriva al Centro Prove di Quattroruote, viene sottoposta anche a un accurato controllo qualità che prevede un report con ben 43 voci. Oggi vediamo nel dettaglio com’è andato l’esame della Honda HR-V.
Il cambio generazionale non ha influito sulla cura costruttiva riservata alla Suv giapponese. I giochi tra porte, cofani e parti adiacenti sono molto uniformi e ridotti (da 3 a 4 mm), le giunzioni ben curate e solo qualche saldatura presta il fianco a critiche. Di buon livello anche le guarnizioni: oltre all'immancabile anello completo sul giroporta, ne è presente uno parziale sulla portiera con labbro antifruscio integrato.
Ben assemblato pure l'abitacolo, nel quale però a dominare è la plastica rigida: solo alcuni dettagli, come parte del tunnel e l'inserto centrale della plancia, hanno un rivestimento di pelle. Di ottima fattura i sedili, che prevedono anche una tasca posteriore per lo smartphone. I selettori del climatizzatore, infine, sono piacevoli da azionare e vicino alle bocchette si trovano delle manopole per regolare il flusso dell'aria.
PIACE
1. La qualità costruttiva è di alto livello: i pannelli carrozzeria sono ben assemblati, hanno luci ridotte e una verniciatura quasi impeccabile.
2. Ben curata la zona posteriore: i retrosedili sono rivestiti di finta pelle e le guide, rialzate, sono racchiuse da carter di plastica pensati per proteggere le scarpe dei passeggeri.
NON PIACE
1. Diverse finiture interne sono di plastica rigida: la plancia ha solo una fascia orizzontale morbida. Una parte del tunnel è di pelle, ma risulta comunque poco piacevole al tatto.
2. Tutti i vani, tranne quello sotto il bracciolo, sono privi di tappetini di gomma o rivestimenti morbidi: in movimento, eventuali oggetti stivati generano piccoli rumori e vibrazioni.