Lotus Elan

Passando in rassegna gli annunci della Lotus Elan è possibile imbattersi in auto molto diverse, prodotte in epoche lontane. La Casa di Hethel utilizzò infatti il nome Elan per la prima volta nei primi anni Sessanta. A portarlo era una spider che era espressione della filosofia del fondatore Colin Chapman. Aveva pertanto dimensioni compatte, una struttura semplice e un peso piuma, grazie anche alla carrozzeria in vetroresina. Da quella vettura sono nate anche varianti coupé e 2+2 a passo lungo, rimaste in listino fino al 1975. Per chi non lo sapesse, è a lei che si ispira da sempre il progetto della Mazda MX-5. Alcune caratteristiche originarie si ritrovano anche nella seconda generazione della Lotus Elan, nata nel 1989, dopo l’ingresso del marchio nell’orbita General Motors. Anche questa vettura è una scoperta a due posti, con telaio a trave centrale in acciaio e rivestito da pannelli di fibra. A differenza della antenata è caratterizzata da una moderna forma a cuneo. A fare da elemento di continuità tra le due Lotus sono i fari a scomparsa.

I MOTORI DELLA LOTUS ELAN USATA
È chiaramente indispensabile fare un distinguo tra le Lotus Elan più datate e quelle dei decenni successivi. Sotto il cofano delle prime si trova difatti un motore 1.6 derivato dal Ford Kent. I tecnici Lotus lo hanno stravolto, dotandolo di distribuzione bialbero e testata in alluminio, oltre che di albero motore e pistoni inediti. il tutto per una potenza di circa 110 CV, più che sufficiente per muovere in modo brillante una vettura pesante meno di sei quintali. Nelle sue evoluzioni questa unità è arrivata a erogare 126 CV, abbinata da ultimo a un cambio manuale a cinque marce, contro le quattro iniziali. La seconda serie della Lotus Elan, che porta il nome in codice M100, ha invece un motore 1.6 16 valvole, di derivazione Isuzu. È un motore modificato ampiamente in Lotus a livello di collettore d’aspirazione, impianto di scarico e centralina. Questo propulsore esiste in versione aspirata da 130 CV oppure turbo da 162 CV sulla versione SE. A fargli da spalla è un cambio manuale a cinque marce. Le Elan di antica memoria sono a trazione posteriore, mentre quelle del periodo successivo sono a trazione anteriore, cosa più unica che rara per Lotus.

PRO E CONTRO DELLA LOTUS ELAN USATA
Numeri alla mano, nella storia sono state prodotte più Lotus Elan della prima generazione. Qui è però opportuno concentrasi più sulla seconda, più diffusa tra le inserzioni di vendita. La sua qualità migliore è senza dubbio il comportamento su strada. Grazie a un telaio rigido e a raffinate sospensioni a quadrilateri oscillanti sfoggia una maneggevolezza esemplare. Nonostante la trazione anteriore, tra le curve ci sono un rollio minimo e una quasi totale assenza di sottosterzo. Lo sterzo leggero e reattivo permette di cambiare direzione con facilità e precisione. Per diverso tempo molti l’hanno considerata "la migliore tra le auto trazione anteriore”. Per altri era invece fin troppo sicura e prevedibile, al punto da risultare poco coinvolgente. A non entusiasmare è poi l’abitacolo, i cui arredi non emanano lo stesso fascino corsaiolo di altri modelli della Casa.
Leggi Tutto