Jeep Wrangler
MOTORI
Dal 2007 al 2018 la scena è stata praticamente monopolizzata da un motore turbodiesel 2.8 da 177 CV dotato di un coppia generosa ma un po’ più ruvido delle unità montate di solito sulle Suv più stradali. Sul mercato si trova anche qualche raro esemplare spinto da un V6 3.6 a benzina, gradevole ma assetato di carburante. L’ultima Wrangler ha invece sotto il cofano unità più moderne. Il best-seller è un 2.2 turbodiesel da 200 CV, con un’erogazione corposa anche ai regimi più bassi, affiancato da un 2.0 turbobenzina da 272 CV, sempre abbinato a un cambio automatico a 8 marce. A livello di trasmissione ci sono soluzioni più o meno specialistiche in ottica off-road, con tanto di trazione integrale inseribile, marce ridotte, differenziali bloccabili e barra antirollio sganciabile.
PRO E CONTRO
Le capacità fuoristradistiche sono la croce e la delizia di chi sceglie una Wrangler. Questa Jeep supera con disinvoltura ostacoli a prima vista insormontabili e attraversa senza battere ciglio guadi profondi oltre 70 cm, rendendo la vita facile anche ai piloti non troppo smaliziati. Su strada, però, impone di accettare qualche compromesso. Il rollio è evidente, lo sterzo non garantisce un gran feeling, gli spazi di arresto sono più lunghi della media e la rumorosità è piuttosto elevata.